Varese si piazza al 72esimo su 104 nella classifica di Legambiente sull’ecosostenibilità dei centri urbani italiani. Ed è polemica tra centrodestra e centrosinistra.
«Non c’è che dire – è l’attacco di , consigliere regionale della Lega Nord – il settantaduesimo posto in classica su 104 è davvero un bel risultato per l’amministrazione che vuole togliere i cartelli in dialetto per sostituirli con la dicitura “la città in un giardino”».
«Per dovere di cronaca – afferma Monti – l’ultimo anno che governava la Lega, Varese era collocata al quarantanovesimo posto e quello attuale rappresenta un balzo indietro veramente notevole. Siamo molto sorpresi da una maggioranza che per farsi eleggere ha puntato molto sulla cosiddetta “vocazione green”, prerogativa che non ritroviamo affatto nei dati elaborati da Legambiente, che vanno a ribadire invece l’esatto opposto, ovvero un peggioramento sostanziale nella gestione del patrimonio ambientale cittadino. Il report in questione però
è completo e non riguarda solo la gestione del territorio, punto forte dell’amministrazione Fontana che riuscì a preservare a livello urbanistico le aree verdi, ma concerne anche la gestione dei rifiuti, il trasporto pubblico locale e tutto ciò è connesso con la vivibilità della città. Questo elemento stride pesantemente con il ritornello canticchiato in continuazione della giunta Galimberti, che vorrebbe far credere ai varesini di puntare tutto sulla bellezza, sulla pulizia e sull’ecologia, con un aumento stratosferico dei costi di parcheggio proprio con la scusa di un maggiore uso del trasporto pubblico e quindi di un minore inquinamento».
E quindi il lumbard rincara la dose: «Tutto ciò dimostra che a Varese oggi c’è solo il governo delle parole, un’amministrazione che chiaramente non funziona, un po’ perché questi signori si sono dimenticati che la campagna elettorale è finita da un pezzo, un po’, perché non ne sono proprio capaci».
«Certo non fa piacere trovarsi al 72esimo posto – risponde – anche se verrebbe da dire che l’anno scorso eravamo al 77esimo». E qui c’è una prima frecciata alla precedente amministrazione di centrodestra. Ma De Simone guarda avanti: «Varese deve fare tanta strada per risalire la china. E ci stiamo impegnando. Si tratta di risultati che vedremo nel tempo, ma ho intenzione di accettare la sfida. Stiamo lavorando in tutti i settori critici in maniera importante. Già l’anno prossimo avremo sorprese positive».
De Simone sottolinea poi come «la qualità della nostra aria non è peggiore rispetto a quella delle altre città, questo dato è sbagliato».
E quindi elenca alcuni ambiti di intervento: «Con Aspem stiamo potenziando la raccolta differenziata, mentre la scuola Pellico e la palestra dei canottieri della Schiranna saranno alimentate con fonti rinnovabili. Stiamo aderendo al Patto dei sindaci per l’energia, mai fatto prima. E sulla mobilità stiamo favorendo il trasporto pubblico. Non ho timore ad accettare la sfida per far risalire la china a Varese».