Parigi, 28 giu. (Apcom) – Il Consiglio dei Supervisori del quotidiano francese Le Monde ha approvato con 11 voti su 20 l’offerta presentata dalla cordata dagli imprenditori francesi Pierre Bergé, Xavier Niel e Matthieu Pigasse per la rilevazione della proprietà del gruppo editoriale: è quanto riportano fonti vicine allo stesso Consiglio.
Il voto arriva dopo che il gruppo Orange-France Telecom e il
gruppo Sfa (Perdriel) (editore del settimanale Nouvel
Observateur) hanno ritirato la propria offerta, presentata in
cordata con la spagnola Prisa. L’altroieri infatti il
comitato dei redattori di Le Monde aveva votato con una
maggioranza schiacciante (il 90,84%) a favore dell’offerta concorrente.
Con un comunicato, Orange-France Telecom ha annunciato che “per
rispetto agli amministratori di Le Monde, Orange ha accettato,
come il Nouvel Observateur, di mantenere l’offerta fino alla
riunione del ‘Conseil de surveillance” di Le Monde”; ma “in ogni caso Orange e le Nouvel Observateur sono d’accordo nel ritirare la propria offerta al termine del Consiglio, quale che sia la decisione dello stesso, come preannunciato nel caso di una decisione negativa dei redattori del quotidiano”.
La cordata Orange-France Telecom, Perdriel e Prisa godeva del
sostegno del presidente francese Nicolas Sarkozy che, fra le
polemiche, aveva invitato all’Eliseo il direttore del quotidiano
Eric Fottorino per esprimergli le sue preferenze.
Il quotidiano Le Monde fu fondato nel 1944 da Hubert Beuve-Méry
e dall`addetto stampa di De Gaulle, Christian Funck-Brentano; nel 1951 venne creata all’interno del giornale la “Società dei
redattori”, integrata nel 1968 da quella degli impiegati: da quel momento la nomina del direttore, la linea politica, le strategie della società sono state decise dai dipendenti. Da anni però la testata registra un bilancio in rosso (tra 80 e 120 i milioni di debito) ed è alla ricerca di un acquirente in grado di rilanciarla.
Mgi-Fcs
© riproduzione riservata