Edward Elgar e De Andrénel weekend di Villa Cagnola

GAZZADA SCHHIANNO  Sarà la musica elegiaca e sognante di sir Edward Elgar a dare il benvenuto al pubblico di villa Cagnola questa sera, sabato 11 luglio, alle 21, per il primo concerto della “due giorni” musicale che vedrà un cambio radicale di genere la sera successiva, con l’omaggio straordinario al “cantore di novelle” Fabrizio De André – mentre ricorrono i dieci anni dalla morte – nel cortile di villa De Strens.

La prima tappa passa attraverso l’Orchestra da camera di Engelberg, fondata nel 1978 da Vittorio Cacciatori che ne è tuttora direttore stabile ed è specializzata nel repertorio cameristico dal barocco al romanticismo. Composta di prime parti di diversi ensemble, ha avuto modo di farsi conoscere e apprezzare dalle nostre parti, in particolare lo scorso anno all’ex monastero di san Pancrazio a Casale Litta.

A Gazzada spazio dunque alla Serenata per archi in mi minore op. 20 di Elgar, che dimostra l’innata capacità dei musicisti inglesi di scrivere per “consort” di strumenti ad arco, tecnica che il baronetto perfezionò grazie allo studio dell’opera di Haendel. Il brano venne terminato nel 1892, ed è tra i migliori del compositore di Broadheath, caratterizzato dalla nobile malinconia del Larghetto centrale e da toni sognanti e vaporosi. A seguire, l’ensemble svizzero eseguirà Due melodie elegiache per archi op.

34, “Cuore ferito” e “L’ultima primavera”, di Edward Grieg, la musica intimista prediletta dal compositore norvegese, noto per i suoi bozzetti lirici, vere e proprie miniature pervase dal sentimento. Tutt’altro clima nel brano conclusivo della serata, la celeberrima Serenata per archi in do maggiore op. 48 di Piotr Ilic Caikovsky, un lavoro intenso e ispirato, che termina con il tema russo tratto da un canto popolare di Kolomna, ma con riferimenti al folklore del distretto di Makariev, dopo lo splendido cantabile dell’Elegia e il raffinato Tempo di valse, che segue un primo movimento dall’esordio piuttosto solenne.

Si volta pagina nella serata di domani, domenica 12, che vedrà alle 21 a villa De Strens, sede del comune, un quintetto composto dalla voce di Stefano Orlandi, Massimo Betti chitarra, Ermanno Librasi fiati, Tobia Scarpolini violoncello e Dario Bertolato percussioni, impegnato in una “Smisurata preghiera… e nemmeno un rimpianto”, spettacolo dedicato alla memoria di De André e ideato da Orlandi con gli arrangiamenti di Betti e Bortolato. Allievo della scuola Paolo Grassi di Milano, l’attore Stefano Orlandi si è cimentato con la musica di Gaber e Jannacci, in due spettacoli in cui canta e recita e collabora con il Piccolo teatro di Milano; Betti è arrangiatore e compositore e si sta perfezionando nel repertorio jazz al conservatorio di Como, mentre Ermanno Librasi, clarinettista classico, è affascinato dalla musica etnica tanto da studiare strumenti della tradizione araba, turca e persiana. Tobia Scarpolini, dopo il diploma in violoncello e il perfezionamento con Marco Scano, collabora con diverse orchestre ed è solista dell’ensemble “MusicArte” di Varese; Dario Bortolato, invece, batterista e percussionista autodidatta, affianca all’attività di musicista quella di compositore di brani per banda e per la scena teatrale.

v.colombo

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