Il Cairo, 18 dic. (TMNews) – Continuano per il terzo giorno consecutivo nel centro del Cairo tra forze dell’ordine e manifestanti anti-esercito, che hanno provocato dieci morti e circa 500 feriti.
Le violenze, a colpi di pietre e pezzi di metallo, si svolgono da una parte e dall’altra di un muro in cemento eretto dalle forze dell’ordine su una delle principali strade che conducono a piazza Tahrir, luogo simbolo della contestazione, sede del governo, dove ha avuto inizio venerdì mattina la contestazione.
Ieri, il primo ministro Kamal al Ganzuri, contestato dai manifestanti, ha detto in conferenza stampa che gli scontri rappresentano una “controrivoluzione” messa in atto da “elementi infiltrati” che non “vogliono il bene dell’Egitto”. Il premier ha riferito anche che 18 persone sono rimaste ferite da proiettili, ma ha assicurato che “né l’esercito né la polizia hanno aperto il fuoco” sui manifestanti. “Quelli che sono a piazza Tahrir non sono giovani della rivoluzione”, ha affermato Ganzuri. “Questa non è una rivoluzione, ma una controrivoluzione”, ha aggiunto.
I manifestanti chiedono un immediato trasferimento del potere a un governo civile, e contestano la nomina dello scorso mese del nuovo primo ministro, Kamal al-Ganzuri, da parte dei militari che guidano il paese da quando lo scorso febbraio è stato rovesciato il regime dell’ex presidente Hosni Mubarak.
(Fonte Afp)
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