Il Cairo, 6 feb. (TMNews) – I partecipanti ai colloqui tra il regime egiziano e l’opposizione, tra cui i Fratelli Musulmani, hanno raggiunto un accordo per creare un comitato di riforma della costituzione entro la prima settimana di marzo. Lo ha annunciato il portavoce del governo, Magdi Radi. C’è stato un consenso “sulla formazione di un comitato attraverso responsabili del potere giudiziario e un certo numero di personalità politiche, per studiare e proporre emendamenti costituzionali e emendamenti legislativi richiesti (…) entro la prima settimana di marzo”, ha spiegato Radi.
All’incontro con le autorità, rappresentate da Suleiman, partecipano oltre a rappresentanti dei Fratelli Musulmani, responsabili del partito Wafd (liberale) e del Tagammou (sinistra), membri di un comitato scelto dai gruppi pro-democrazia che hanno lanciato il movimento di contestazione che dal 25 gennaio chiede le dimissioni del presidente Hosni Mubarak, e altre figure politiche indipendenti e uomini d’affari.
In precedenza, il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton ha espresso il proprio sostegno al dialogo avviato dalle autorità egiziane con l’opposizione precisando che “per dare un giudizio” sull’incontro occorreva attendere i risultati. “Siamo stati molto chiari su ciò che ci aspettiamo dall’incontro”, ha aggiunto Clinton, riferendosi agli appelli di Washington a favore di un processo di transizione trasparente che includa tutte le forze politiche egiziane.
Anche il Papa Benedetto XVI nel corso dell’Angelus domenicale ha rivolto un appello e una preghiera per la “cara nazione” dell’Egitto, ricordando come essa sia stata “benedetta dalla presenza della Sacra famiglia”. “In questi giorni – ha detto il Pontefice – seguo con attenzione la delicata situazione della cara Nazione egiziana. Chiedo a Dio che quella Terra, benedetta dalla presenza della Santa Famiglia, ritrovi la tranquillità e la pacifica convivenza, nell’impegno condiviso per il bene comune che trovi la via della pace e della tranquillità”.
Bla-Tor
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