Il Cairo, 15 feb. (TMNews) – I Fratelli musulmani, ufficialmente vietati ma di fatto tollerato in Egitto, hanno annunciato la volontà di creare un partito politico dopo la caduta del presidente Hosni Mubarak.
“I Fratelli musulmani credono nella libertà di formare partiti e sono dunque determinati a dotarsi della loro formazione politica”, ha dichiarato in un comunicato Mohammed Mursi, membro dell’ufficio politico della confraternita islamista. “La sola cosa che impediva al gruppo di farlo, era la legge sui partiti che proibiva la creazione di qualunque formazione politica”, ha spiegato, ricordando il monopolio del Partito nazionale democratico (Pnd) dell’ex presidente Mubarak.
La costituzione egiziana proibisce inoltre la formazione di partiti su una base religiosa. Nel dicembre 2010, mentre disponeva di 88 seggi nell’assemblea uscente dopo un’apertura alle elezioni del 2005, i fratelli hanno boicottato il secondo turno delle elezioni, denunciando frodi massicce e violenze a vantaggio del partito al potere. La confraternita islamista, che presentava i suoi candidati come “indipendenti”, non aveva avuto alcun eletto al primo turno al 28 novembre. Il gruppo ha garantito che non vuole presentare candidati alle prossime presidenziali. La confraternita crea apprensione negli occidentali, che temono l’instaurazione di un regime islamico dopo le dimissioni di Mubarak, al potere quasi da 30 anni, ma i fratelli musulmani sostengono di essere a favore di uno stato religioso. L’esercito egiziano, incaricato del potere dopo la caduta di Mubarak, ha sciolto il Parlamento e ha promesso elezioni democratiche nei prossimi mesi in attesa di riassegnare la direzione del Paese ai civili.
Fco
© riproduzione riservata