Il Cairo, 10 ott. (TMNews) – Sono 24 le persone rimaste uccisse negli scontri scoppiati ieri sera nel centro del Cairo durante una manifestazione di cristiani copti, i più violenti dalla rivolta dello scorso febbraio che ha portato alla caduta del regime di Hosni Mubarak. Nella notte le autorità hanno imposto un coprifuoco in città, cessato stamattina alle 7, per cercare di riportare l’ordine attorno al Parlamento, la sede del governo e il museo archeologico del Cairo. I feriti sono oltre 200.
Migliaia di cristiani copti erano scesi in piazza per protestare contro la distruzione di una chiesa nella provincia di Assuan, e le violenze sarebbero scoppiate dopo che un gruppo di manifestanti ha gettato delle pietre contro la polizia militare, in assetto antisommossa, schierata davanti all’edificio della televisione di Stato.
Nella notte il primo ministro egiziano Essam Sharaf ha lanciato un appello alla calma con un discorso trasmesso dalla tv e con un messaggio sulla sua pagina ufficiale sul social network Facebook. Sharaf ha avvertito che l’Egitto è in “pericolo”, e che la “discordia tra musulmani e cristiani” rappresenta “la più grave minaccia alla sicurezza del paese”. Il prossimo 28 novembre inizieranno in Egitto le elezioni legislative, le prime del dopo Mubarak, che dureranno quattro mesi.
(fonte Afp)
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