MILANO – Quello di giugno sarà “un voto decisivo” e per questo “ci sentiamo chiamati e invitiamo a partecipare alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Siamo tutti chiamati a ridestare il sogno europeo”. Parte da questi presupposti il documento elaborato dal Consiglio pastorale diocesano, organismo consultivo a servizio dell’Arcivescovo e della Chiesa ambrosiana che resta in carica 5 anni e che nella sua composizione attuale conta su 143 membri, per la maggior parte laici e laiche.
Nel testo, intitolato ‘Un voto decisivo: chiamati a ridestare il sogno europeo’, si fa anzitutto riferimento ai principi su cui è nata l’Europa e ai frutti di questo processo di integrazione, come “la pace, la democrazia, la libertà, lo sviluppo, il sistema di protezione sociale”, ricordando però che “nessuna di queste acquisizioni può essere data per scontata né garantita per sempre”.
L’auspicio è che “l’Unione europea faccia proprio un compiuto senso di laicità” che affermi e consenta “l’effettivo pluralismo di ogni espressione culturale e religiosa” anche nello spazio pubblico.
Il documento ricorda poi alcune delle sfide che le politiche europee dei prossimi anni dovranno affrontare, dalla “questione demografica” alle “disuguaglianze da sanare” e a i “diritti da garantire” fino ai “fenomeni migratori da affrontare insieme, all’ambiente da tutelare e alla rivoluzione digitale da governare”.
“Noi cristiani – ha scritto in una nota introduttiva al documento l’arcivescovo di Milano Mario Delpini – vorremmo essere cittadini di un’Europa protagonista nell’opera di pace e di sviluppo dei popoli, vorremmo coltivare e tenere vivo il sogno dei padri fondatori, per evitare che la cultura europea sia impostata sul mero individualismo, sugli imperativi del mercato, sugli egoismi nazionali. Perciò sentiamo il dovere di vivere anche l’appuntamento elettorale di giugno con responsabile partecipazione”.