Il conto alla rovescia è agli sgoccioli: martedì 5 novembre, milioni di americani sceglieranno tra Donald Trump e Kamala Harris per guidare gli Stati Uniti. La corsa presidenziale è iniziata lo scorso 27 giugno con un dibattito televisivo in cui Joe Biden, allora in carica, ha dato segnali di stanchezza. Questo evento ha gettato le basi per una svolta storica, culminata il 21 luglio nell’annuncio del ritiro di Biden, che lo ha fatto diventare il primo presidente in carica dai tempi di Lyndon B. Johnson a rinunciare alla ricandidatura. La decisione, accompagnata da un messaggio in cui Biden ha sottolineato la necessità di garantire un futuro stabile al Paese, ha aperto la strada a una corsa incerta e ricca di contrasti.
Donald Trump: il tycoon che vuole tornare alla guida dell’America
Nato nel 1946 nel distretto di Queens a New York, Donald Trump ha costruito una fortuna nel settore immobiliare con la Trump Organization, creata dal padre Fred. Partendo da progetti residenziali di fascia bassa, Trump ha ampliato l’azienda con operazioni immobiliari di lusso come la Trump Tower, rendendo il suo marchio sinonimo di opulenza. Negli anni ‘80 e ‘90, ha iniziato a guadagnare fama come figura pubblica, apparendo in film e serie TV e, a partire dal 2004, nel reality The Apprentice, che gli ha dato un’esposizione mediatica senza precedenti.
La presidenza Trump, iniziata nel 2016 con una vittoria a sorpresa contro Hillary Clinton, ha visto la promozione di politiche di deregulation, una riforma fiscale ampia e una linea dura sull’immigrazione. Trump ha enfatizzato la necessità di riportare gli Stati Uniti in una posizione dominante sulla scena mondiale, ritirandosi da vari accordi internazionali e lanciando il messaggio “America First”. Tuttavia, la sua amministrazione è stata anche caratterizzata da profonde divisioni, culminate con l’assalto al Campidoglio il 6 gennaio 2021. Trump ha affrontato due impeachment, il primo per abuso di potere e ostruzione al Congresso nel 2019 e il secondo per incitamento all’insurrezione, ma in entrambi i casi è stato assolto.
Inoltre, Trump ha affrontato diverse controversie legali, inclusa una nota causa con l’ex attrice Stormy Daniels. La sua popolarità rimane comunque alta, in particolare tra i repubblicani e i sostenitori di una linea più conservatrice e protezionista, e ha ottenuto una netta vittoria alle primarie del partito, consolidando il suo ruolo di leader incontrastato tra le file repubblicane.
Kamala Harris: dalla giustizia alla presidenza, la sfida di una pioniera
Kamala Harris, nata nel 1964 a Oakland, California, da una famiglia multiculturale – con madre indiana e padre giamaicano – rappresenta una figura innovativa per il panorama politico statunitense. Dopo una laurea in scienze politiche e in giurisprudenza, Harris ha avviato la sua carriera nella giustizia, diventando procuratrice distrettuale a San Francisco e, nel 2010, procuratrice generale della California. Questo incarico le ha permesso di concentrarsi su diritti civili, giustizia sociale e tutela dei consumatori. Successivamente eletta senatrice nel 2016, è diventata la prima donna afroamericana e sudasiatica a rappresentare la California al Senato, con un focus su giustizia sociale, riforma sanitaria e uguaglianza.
Nel 2020, è stata scelta come vice da Joe Biden, e il duo ha ottenuto una vittoria storica. Durante il suo mandato come vicepresidente, non particolarmente brillante, per la verità, Harris ha promosso temi come giustizia razziale, uguaglianza di genere, diritto all’aborto e riforma del sistema penale, con un particolare impegno per le minoranze. La sua storia familiare, segnata dal razzismo sistemico e dalla perdita della madre Shyamala a causa di un cancro, ha alimentato la sua lotta per le pari opportunità. In un libro autobiografico, The Truths We Hold: An American Journey, Harris ha raccontato il suo percorso politico e le sfide che l’hanno formata.
Con una passione dichiarata per la cucina e una celebre ricetta di mac and cheese spesso condivisa sui social, Harris si è guadagnata una base di fan entusiasta. Suo marito, Doug Emhoff, è diventato il primo “second gentleman” degli Stati Uniti, e i loro due cani, Cole e Goldie, sono molto amati sui social media.
Una sfida di visioni opposte per l’America del futuro
In un’elezione che vede due visioni opposte per il futuro degli Stati Uniti, Trump e Harris incarnano valori e approcci distinti: l’ex presidente punta su una linea conservatrice e sull’indipendenza economica, mentre Harris sostiene riforme per i diritti civili. Tra due giorni, il Paese deciderà quale strada imboccare, in una delle elezioni più polarizzate e cruciali della storia recente.