Una città libera da barriere. Da anni ci si sforza, in tutta Italia, di andare incontro alle esigenze di tutti i cittadini, senza distinzioni e senza le odiose discriminazioni del passato, rendendo i nostri spazi pubblici alla portata di tutti quanti.
Lo stesso sta venendo fatto a Varese, e va riconosciuto che già negli anni passati l’impegno delle precedenti amministrazioni non è mai mancato sul fronte dell’eliminazione delle barriere architettoniche. Lo stesso ci aspettiamo dall’attuale amministrazione, e siamo convinti che l’assessore Andrea Civati, persona e politico da sempre attento ai diritti delle persone che vivono maggiori difficoltà, e che nella compagine amministrativa gestisce i settori più delicati del Comune, sarà sensibile su questo fronte. Cogliamo l’occasione per lanciargli un appello che ha la valenza di un promemoria.
Allo stesso tempo dobbiamo lanciare un altro appello, e questo rivolto a tutta la cittadinanza. Una richiesta di maggiore sensibilità ed attenzione. Perché a rendere difficile la vita alle persone diversamente abili, che hanno difficoltà motorie, non sono solo le barriere architettoniche presenti nelle nostre vie, ma anche una serie di comportamenti scorretti, fatti spesso per abitudine e senza pensare alle conseguenze. Come per esempio, durante la movida del fine settimana, parcheggiare l’automobile sui marciapiedi. Spesso non ci si rende conto, ma la sosta selvaggia, in alcuni casi, si può trasformare in un vero e proprio ostacolo per i disabili. Un problema cui fare attenzione.