VARESE La gaffe del grillino Cosimo Petraroli: «I commessi di Montecitorio, la parte più bella e nobile dei cittadini italiani». Subito una sostenitrice lo riprende: «Con lo stipendio che prendono…».
Vivace e curioso botta e risposta su facebook, dopo che il deputato varesino del Movimento Cinque Stelle Cosimo Petraroli racconta della rissa sfiorata in aula, dove è in corso la quarta e forse decisiva votazione per l’elezione del Capo dello Stato, quando Alessandra Mussolini si presenta con la maglietta “Il
diavolo veste Prodi”. Placata la situazione, Petraroli rivolge parole d’elogio ai commessi della Camera: «I miei più vivi complimenti, con calma ed educazione hanno placato gli animi. Sono gente eccezionale, rappresentano la parte più bella e nobile dei cittadini italiani».
Apriti cielo. Alcuni sostenitori del M5S lo riprendono subito con veemenza. «Con lo stipendio che prendono, ci mancherebbe che non fossero gentili – scrive una simpatizzante – mica stanno nelle miniere a scavare carbone».
Sì, perché il personale dipendente delle Camere è stato più volte additato di essere una sorta di “casta-bis” per gli stipendi e i privilegi che sono riusciti a spuntare tra una legislatura e l’altra. Basta dare un’occhiata ad esempio ad un’inchiesta de L’Espresso http://espresso.repubblica.it/dettaglio/parlamento-doro-la-casta-bis/2168722, che quantifica addirittura in ottomila euro netti al mese lo stipendio di un commesso di Montecitorio, tanto che dopo l’elezione dei parlamentari pentastellati, solitamente fustigatori degli sprechi e degli eccessi, si parlò persino di «panico» nel personale delle Camere.
Il deputato varesino però difende la categoria dei commessi: «Non credete a tutto quello che vi dicono – ribatte così alla militante che lo ha preso in castagna – stiamo seguendo una vertenza interna e posso assicurarvi che i commessi non arrivano nemmeno lontanamente a quelle cifre di stipendio».
Si parlerebbe di 1700-1800 euro con dieci anni di anzianità. A questo punto un’altra simpatizzante dei Cinque Stelle contesta che «una famiglia normale, con due persone che lavorano, arriva a stento a 2mila euro». Fino a che non prova a smorzare gli animi un’altra militante: «I nostri parlamentari sono li per fare il loro dovere, cerchiamo di non disgregare». A. Ali.
s.bartolini
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