Elon Musk ha lanciato una nuova ambiziosa previsione per la conquista dello spazio: secondo il CEO di SpaceX, le prime astronavi destinate a Marte potrebbero partire entro due anni. Durante una recente conferenza, Musk ha aggiornato il pubblico sui progressi del progetto Starship, la navetta spaziale destinata a trasportare esseri umani e attrezzature verso il Pianeta Rosso, ribadendo che il sogno di colonizzare Marte è più vicino che mai.
“Se tutto procede come previsto, entro due anni potremmo vedere le prime astronavi dirette verso Marte,” ha dichiarato Musk, aggiungendo che si tratterà inizialmente di missioni senza equipaggio. L’obiettivo principale sarà portare materiali e attrezzature per preparare il terreno all’arrivo dei primi esseri umani, previsto entro la fine del decennio.
Le prime missioni, ha spiegato Musk, saranno cruciali per testare le tecnologie necessarie per la vita su Marte, come la produzione di acqua, ossigeno e cibo, nonché lo sviluppo di infrastrutture abitative capaci di resistere alle condizioni estreme del pianeta.
La navetta Starship, al centro della visione di SpaceX, è progettata per essere completamente riutilizzabile e capace di trasportare grandi quantità di carico e fino a 100 persone per viaggio. Attualmente, SpaceX sta conducendo test intensivi per perfezionare la tecnologia necessaria al volo orbitale e alla resistenza in ambienti ostili come Marte.
Nonostante alcuni intoppi e ritardi nei test precedenti, Musk ha mostrato fiducia nel fatto che Starship sarà pronta a breve per le missioni interplanetarie. “Ogni test ci avvicina di più all’obiettivo. Siamo in una fase critica di sviluppo, ma sono fiducioso che tra due anni vedremo i primi voli diretti su Marte”, ha aggiunto.
Sebbene l’ottimismo di Musk sia contagioso, le sfide tecnologiche e ambientali che SpaceX deve affrontare rimangono enormi. Marte è un pianeta con un’atmosfera molto sottile, temperature estremamente basse e alti livelli di radiazioni, il che rende la vita sul pianeta particolarmente difficile.
Per far fronte a queste difficoltà, SpaceX sta lavorando su sistemi di supporto vitale avanzati e sulla capacità di produrre risorse direttamente sul pianeta. Una delle tecnologie chiave su cui si sta concentrando è il rifornimento di carburante su Marte, che permetterebbe alle astronavi di tornare sulla Terra utilizzando risorse locali, come l’acqua e il ghiaccio marziano, per produrre metano e ossigeno.
L’ambizione di Musk non si limita a poche missioni: la sua visione a lungo termine è quella di creare una colonia autosufficiente su Marte, capace di ospitare milioni di persone. “Se vogliamo garantire la sopravvivenza a lungo termine dell’umanità, dobbiamo diventare multiplanetari”, ha affermato Musk, ribadendo che la colonizzazione di Marte rappresenta una sorta di “assicurazione” contro eventuali disastri globali che potrebbero minacciare la vita sulla Terra.