Roma, 19 dic. (TMNews) – “Cari amici sos: Aiutateci a non smettere. Vi chiediamo aiuto perché non venga interrotto uno straordinario ‘esperimento umano’ di cura e di cultura. Affinché Emergency, anche nella difficile situazione di oggi, possa continuare a esistere”. In un Sos a tutta pagine sulla home del sito e diciotto righe di appello Gino Strada ha reso pubblico il rischio concreto che l’associazione italiana di no profit fra le più conosciute al mondo – da lui fondata diciotto anni fa – debba alzare bandiera bianca per ragioni economiche, lanciando un appello on line per nuove sottoscrizioni che ne impediscano la chiusura.
“Il lavoro di Emergency – ha scritto Strada nel suo appello- continua ad aumentare, perché sono in crescita costante le vittime della guerra e della povertà, e curarle è insieme il nostro dovere e il nostro ruolo. In questo momento, le nostre risorse economiche non ci consentono più di farvi fronte. Abbiamo bisogno di molti soldi per tenere aperti i nostri ospedali, i centri chirurgici per le vittime di guerra, i centri ostetrici, pediatrici, di primo soccorso, di riabilitazione. E per mantenere in vita anche i poliambulatori specialistici gratuiti che Emergency ha aperto in Italia negli ultimi anni.
Sos Emergency, dunque, a tutti coloro che ne apprezzano il lavoro e l’esistenza, a chi crede nell’eguaglianza in dignità e diritti di tutti gli esseri umani. Grazie di raccoglierlo”.
Dal 1994 a oggi, Emergency è intervenuta in 16 paesi, costruendo ospedali, centri chirurgici, centri di riabilitazione, centri pediatrici, posti di primo soccorso, centri sanitari, un centro di maternità e un centro cardiochirurgico. Su sollecitazione delle autorità locali e di altre organizzazioni, Emergency ha anche contribuito alla ristrutturazione e all’equipaggiamento di strutture sanitarie già esistenti. Seccondo i dati forniti dalla organizzazione,
dal 1994 allo scorso 30 Settembre i team di Emergency hanno portato aiuto a 4.543.582 persone.
Tor
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