Emergenza siccitàColpa delle pompe

CUASSO AL MONTE Rientrano definitivamente i problemi all’acquedotto di Cuasso che hanno messo in ginocchio le rete idrica lo scorso fine settimana. Con l’acqua che è arrivata nelle case solo grazie ai rifornimenti delle cisterne dei vigili del fuoco. Dopo i controlli e le verifiche dei tecnici comunali è stata così trovata anche la soluzione del giallo che, complice lo svuotamento improvviso dei bacini, aveva fatto pensare all’ipotesi sabotaggio. Dubbi sollevati dal fatto che nessuno dei rilevatori automatici di controllo dei bacini,

rimasti sempre in funzione, aveva mai segnalato alcun problema, salvo poi manifestare all’improvviso la criticità del livello, pericolosamente vicino alla soglia di secco.
«Abbiamo appurato le cause che hanno portato al malfunzionamento improvviso dei bacini – chiarisce il sindaco Massimo Cesaro – e, tirando un sospiro di sollievo, possiamo parlare di cause tecniche. Il malfunzionamento è stato legato infatti alla rottura improvvisa e non rilevata inizialmente di alcune pompe che hanno poi innescato il mancato riempimento dei bacini. Così possiamo escludere l’ipotesi di un guasto procurato deliberatamente che non poteva essere scartata fino alla conclusione delle verifiche». Nessun sabotaggio, insomma, come si temeva inizialmente; ma una semplice serie di guasti a catena che hanno poi portato le loro ripercussioni fino ai rubinetti delle case delle frazioni di Borgnana e del Villaggio Siba.
Così, dopo l’intervento dei vigili del fuoco che hanno riversato nei bacini comunali migliaia di litri d’acqua, e dopo le rapide procedure di manutenzione tutto è tornato alla normalità. «Le apparecchiature sono state ripristinate – conclude il sindaco – e il nostro sistema idrico è ora perfettamente funzionante».

e.romano

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