Enzino torna con il Signor G. «Luinesi, vogliatemi bene»

Dopo l’ennesimo succeso a “Striscia la notizia” in coppia con Ezio Greggio, Enzo Iacchetti torna a fare Gaber e fa tre tappe nella provincia varesina.
Domani sarà al Caffè Teatro di Samarate con le prove aperte dello spettacolo, martedì al Teatro Sociale di Luino e il 4 maggio al salone La Marna di Sesto Calende.
Torna con “Chiedo scusa al signor Gaber”: cos’ha di ancora così attuale?
È uno spettacolo pieno di canzoni del primo Gaber completamente contaminate e modificate,

e nel titolo c’è la mia richiesta di scuse per averle cambiate, seppur con perizia musicale. Credo che anche a lui sarebbero piaciute. Gaber è attualissimo, vent’anni fa aveva previsto il disfacimento morale, nell’ultimo disco “Io non mi sento italiano” c’è la richiesta di un rinascimento.
Sul palco c’è anche suo figlio Martino, vero?
Sì, canta una canzone come ospite.
È bravo?
È molto bravo. Fa da solo e fa molta fatica, in Italia i figli d’arte sono considerati gente che non ha sofferto per la carriera e quindi soffrono di più. Martino è più bravo di me, come accade spesso per i figli dei famosi.
Cosa vuol dire tornare sul palco di Luino?
È bellissimo, ma vorrei che i luinesi mi volessero bene: non ne sono convinto.

L’intervista completa sul giornale in edicola sabato 27 aprile

s.bartolini

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