Dopo quasi 100 ore di angoscia è stata ritrovata a Curiglia con Monteviasco intorno alle 19 di ieri , svizzera di 44 anni, residente a Locarno scomparsa nel nulla intorno alle 13.45 di giovedì scorso dopo aver fatto visita ai genitori che risiedono a Gordola.
Ieri pomeriggio un escursionista ha visto la Toyota Yaris grigia della donna a metà della scarpata lungo la mulattiera che porta all’Alpe Viasco. L’auto, nella caduta, si è miracolosamente fermata a ridosso di alcune delle robuste piante del bosco che cresce sotto la strada. Un miracolo: le piante, infatti, hanno evitato il peggio bloccando la macchina prima che rotolasse sul fondo del dirupo.
La vettura era vuota: immediatamente è stato dato l’allarme. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco di Luino,
con squadre del Soccorso alpino e del Saf e il supporto dell’elicottero “Drago 84″, personale dei Carabinieri della stazione di Dumenza e i carabinieri forestali con l’unità cinofila. Dal controllo della targa e della documentazione trovata nell’abitacolo è apparso subito chiaro che quella macchina apparteneva alla donna svizzera sparita giovedì.
La polizia cantonale aveva diramato targa e descrizione della quarantaquattrenne anche alla autorità oltre confine estendendo le ricerche anche in territorio italiano. I soccorritori hanno dato il via alla battuta: l’elicottero dal cielo ha guidato le squadre di terra che hanno passato al setaccio i boschi impervi. Intorno alle 19, ad un passo dalla sospensione delle ricerche a causa del buio che rendeva impossibile continuare, la donna è stata trovata. Vagava nel bosco in stato confusionale: è stata subito recuperata.
Con ogni probabilità deve aver trovato rifugio in qualche baita: difficile altrimenti superare tre notti all’aperto, nei boschi con temperature ben al di sotto dello zero. Al momento del ritrovamento la quarantaquattrenne era in discrete condizioni fisiche: non aveva traumi evidenti e era in grado di camminare. A preoccupare è soprattutto lo stato confusionale: parrebbe non ricordare quasi nulla dell’accaduto. La macchina è andata fuori strada precipitando forse causa del terreno gelato e scivoloso. Le piante, come detto, hanno fatto un miracolo. La donna dopo l’incidente sarebbe uscita dalla macchina vagando nel bosco senza punti di riferimento. È stata trasportata in ospedale per accertamenti.
Da chiarire adesso cosa facesse Vania lungo quella mulattiera di Curuglia con Monteviasco. Lontanissima da casa, su un tracciato che mai ce l’avrebbe riportata, lontanissima dal lavoro, dalla famiglia, dagli amici e dalla sua vita. Dove stava andando? In zona pare non abbia conoscenti. Sono queste le domande alle quali gli inquirenti dovranno dare risposta nelle prossime ore. Una volta ripresasi e superato lo shock, ma anche la paura di essersi ritrovata sola in mezzo al bosco e al gelo senza sapere come poter tornare senza sapere a chi chiedere aiuto, potrebbe essere la donna stessa a spiegare l’accaduto. L’auto è stata recuperata, la donna è in ospedale: non è in pericolo di vita. I familiari la stanno raggiungendo.