Giovedì 16 giugno alle 21.00 la cooperativa sociale “La Valle di Ezechiele” riceverà Daniel Zaccaro e l’ex magistrato di Gallarate Annamaria Fiorillo. Modererà la serata il giornalista Luca Cereda.
Dopo aver toccato il fondo, oggi Daniel è un educatore. L’ex bullo si è laureato in Scienze dell’Educazione e della Formazione e oggi lavora.
Al centro del manifesto la foto della laurea. A stringere il suo volto tra le mani, il pubblico ministero che stava dall’altra parte dell’aula di tribunale a marcare quello ‘stop’, da cui la sua vita sarebbe ripartita. Senza abbandonarlo al suo destino, ma accompagnando i suoi passi, pur nel proprio ruolo.
La vita è spesso fatta di incontri giusti: quelli che segnano una svolta e tracciano una nuova direzione. L’incontro di Daniel con la dottoressa Fiorillo è stato l’incontro giusto: ossia capace di fare giustizia dei suoi talenti, di farli fiorire attraverso lo studio e l’apprezzamento della bellezza di spendersi per gli altri. Di altri incontri si parlerà quella sera: con don Claudio, che l’accolse nella comunità kayros; con un bravo brigadiere della penitenziaria che lo mise a lavorare e con una volontaria capace di riaccendere in lui la voglia di studiare.
E proprio Daniel ha consegnato la sua vita raccontando gli anni da bullo, le rapine, il carcere e l’incontro con gli adulti di cui ha sentito che poteva fidarsi ea qui il libro “Ero un bullo”. Non si è più sentito giudicato ed ha cambiato vita.
Violenze, pestaggi, rapine. Per qualche anno è stata questa la vita di Daniel Zaccaro, cresciuto nel quartiere milanese di Quarto Oggiaro, periferia Nord-Ovest della città. In famiglia il clima era teso: pochi soldi e continui litigi. Daniel cresce nei cortili delle case popolari, ama il calcio e in campo è il più forte, tanto che a dieci anni gioca con la maglia dell’Inter. Le aspettative su di lui sono altissime e non vuole deluderle. Ma alle medie Daniel diventa un bullo temuto da tutti,
carico di rabbia e aggressività. Sente che l’unico modo per guadagnarsi il rispetto degli altri è incutere paura e non temere niente, neanche di fare un colpo in banca. E infatti lui le rapine arriva a farle per davvero, finché finisce prima al “Beccaria”, il carcere minorile, e poi a San Vittore, il carcere degli adulti. È considerato un ragazzo perduto, irrecuperabile.
L’incontro è patrocinato dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio, dall’Ordine degli avvocati di Busto Arsizio e dal Comune di Fagnano Olona e si si svolgerà nella sede della cooperativa, in via Colombo 90 a Fagnano Olona, all’interno del complesso della ex Candiani, e non necessita di alcuna prenotazione. Sarà possibile acquistare il libro, grazie alla collaborazione con la Libreria Millestorie di Fagnano Olona.