«Lavori in corso». L’avviso campeggia virtualmente lungo il percorso che la Openjobmetis sta conducendo, alla ricerca della condizione migliore e di quei meccanismi di squadra che, per dirla alla Pozzecco, non sono ancora sufficientemente oliati. Una visione nella quale si ritrova anche Cecco Vescovi, presente a Trapani ad osservare difficoltà ma anche segnali di crescita di un gruppo che nel Memorial Basciano ha sì fatto registrare due battute d’arresto, ma anche una serie di buone cose. «Dal punto di vista dei risultati, l’esito della trasferta siciliana è stato evidentemente negativo, ma è giusto anche dire che questo, fra tutti gli aspetti, era quello che ci interessava meno» esordisce il general manager.
«Con i pochi allenamenti di basket nelle gambe le difficoltà a livello di ritmo e di intesa erano più che attese. Abbiamo tanto lavoro da fare, ma ciò che è mancato nel weekend appena trascorso verrà successivamente, col tempo».
Sotto allora con l’analisi di ciò che ha funzionato e di ciò che invece deve necessariamente essere migliorato. «I tanti punti subiti, soprattutto contro Trapani, sono per esempio il frutto della mancanza di continuità difensiva, inevitabile per una squadra atipica, perché così l’abbiamo voluta costruire. Ma una volta assimilati gli schemi, è chiaro che poi ai giocatori basterà anche solo uno sguardo per intendersi».
Impegno e volontà, intanto, non sono certo mancati. «È molto positivo invece il fatto che tutti abbiano dato il 100%, commettendo anche degli errori, ma perché spinti dalla voglia di fare. Rautins per esempio, che è reduce da lunghi mesi di inattività, deve ritrovare più di tutti il ritmo che in questo momento gli manca» aggiunge Vescovi.
La voglia di fare e di ottenere quanto prima il massimo anima, ancora più di tutti, coach Pozzecco, carico, spontaneo e loquace coi suoi ragazzi in partita così come lo è sempre. «È chiaro che un allenatore vorrebbe tutto e subito dalla sua squadra, così come è ovvio che in una fase come questa il gruppo non possa dare, per tutti i quaranta minuti, ciò che gli è richiesto. Però i soli 11 punti concessi a Capo d’Orlando nel terzo quarto sono la dimostrazione di quanto vogliamo e possiamo far bene».
Bicchiere dunque mezzo pieno, anche se proprio dalle parole del Poz sono emerse anche considerazioni sulle rotazioni corte e il fattore età per alcuni componenti – i più esperti – della squadra. «Ma questo è un discorso che conoscevamo bene già prima di scendere in campo: è chiaro che quando, in un momento come questo, il quintetto base non può dare il contributo che normalmente gli sarebbe richiesto, le difficoltà di inserimento dei più giovani, a cui manca invece esperienza, vengono amplificate». Il che non presuppone un ritorno immediato sul mercato. «I nostri giudizi sono orientati all’estrema positività. Guardiamo al mercato come fanno tutte le altre società, tenendo sempre presenti le questioni di budget. Se sarà necessario e possibile ragioneremo sull’eventualità di fare qualcosa, ma l’argomento al momento non è di attualità. La parola d’ordine ora è migliorare».
E le occasioni per crescere non mancheranno di certo, a partire già da domani, con la sfida di Pavia contro Cantù (ore 20) che precede l’impegnativo confronto con Milano previsto per sabato sera (ore 21) a Desio. «Due belle sfide, il cui scopo principale è quello di aiutarci a capire a che punto siamo, verificando i passi avanti compiuti». Con il supporto, che non manca mai, del popolo biancorosso, che sta aderendo con numeri decisamente positivi alla campagna abbonamenti. «E noi speriamo di ricambiare totalmente il loro entusiasmo, facendo ogni cosa in modo oculato, perché questo per noi è un dovere, innanzitutto nei confronti dei nostri tifosi» conclude Cecco Vescovi.
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