Ieri, prima dell’allenamento, il ds Alessandro Merlin e il nuovo allenatore Stefano Bettinelli hanno incontrato i giornalisti: il primo ha dato la versione della società sull’esonero di Baiano, il secondo ha raccontato le sue prime impressioni.
Così Merlin sul taglio dell’ex tecnico: «Cambiare il terzo allenatore è stata una scelta difficile. Intendo chiudere in 12 secondi la questione Baiano, senza polemiche. La nostra scelta è stata portata dai numeri: nel girone d’andata la media di Baiano fu di 2,09 punti a partita, nel girone di ritorno di 1,22. Non è quindi questione di polemiche o dichiarazioni: io devo guardare i numeri e i numeri dicono questo. Il resto non mi compete. Per me, argomento chiuso. Credo che con Bettinelli abbiamo individuato il profilo giusto: per la persona, il tecnico e perché conosce l’ambiente. Inizia ora il lavoro e solo i risultati ci diranno se è stata la scelta corretta. Testa alle ultime 8 partite, l’unica cosa importante: poi, d’accordo con il mister, penseremo a cosa verrà dopo. Fare promesse oggi non ha un senso e io non sono abituato a farne. A fine stagioni ognuno farà le sue valutazioni».
Poi, Bettinelli. Che esordisce spiegando come «Non sia stata una scelta facile; fatta in poco tempo, ma ponderata. Sono legato al Varese da un cordone ombelicale che il destino non vuole spezzare. Ha prevalso il cuore, la voglia di rimettermi in gioco e soprattutto il progetto che mi è stato presentato».
Un pensiero, da signore quale il Betti è, all’ex tecnico: «In tutta onestà devo dire che sostituire Ciccio Baiano mi è dispiaciuto: è un amico, una persona che stimo e con cui ho condiviso un’annata straordinaria. Ci siamo parlati ieri e c’è stato grande rispetto perché siamo professionisti e sappiamo che questo mondo è legato ai risultati. Anche il mio, come ha detto il direttore, lo sarà».
L’obiettivo è «Vincere. Io voglio vincere. Sarà difficile, ma ci metterò anima e cuore, impegno e dedizione per questa maglia e questa città che, anche nei momenti brutti, ho sempre amato tantissimo».
Sulla squadra: «Due settimane sono sufficienti? Conosco il calcio e gli uomini e questo mi basta. Non è questione di tempo, ma di voglia e abnegazione. Di amore per ciò che si fa. Ho trovato una squadra molto ben preparata fisicamente e che mi ha seguito subito».
Chiusura sui messaggi dei suoi ex e su Bordin: « Uno di loro mi ha scritto, riprendendo la mia frase cult “senza ali non si vola”, “mister, falli volare”. Terrò i loro messaggi nel cuore. Bordin? Ne parleremo, come ha detto il direttore. Io penso che una famiglia è vera solo se sa perdonare i suoi figli».