Quella del manager è una professione difficile, ma sempre in primo piano nelle speranze e nelle prospettive dei giovani. Manager non si nasce, anche se è certamente più facile fare carriera nelle aziende possedute e gestite dai genitori.
Manager si diventa e non soltanto attraverso corsi post universitari, ma anche muovendosi all’interno delle imprese verso posizioni di sempre maggiore responsabilità.
Si tratta di una professione che si impara soprattutto sul campo, che tradotto equivale a dire lavorando, ma per la quale possono essere molto utili anche i consigli di chi ha seguito da vicino l’esperienza di molti manager e di chi fa per professione quella di dare la caccia alle persone più adatte alle esigenze delle imprese.E così Fabio Magrino, giornalista con una lunga esperienza sia nei giornali economici sia in grandi imprese, insieme a Fabio Gioia, specializzato nella ricerca e sviluppo delle risorse umane, hanno scritto a quattro mani il libro “Italian manager” (Ed. Franco Angeli, pagg. 208, € 25), una guida pratica per entrare e muoversi all’interno delle imprese.
Al contrario dei manuali più diffusi, copiati senza troppi scrupoli da analoghe pubblicazioni americane, questo libro si collega strettamente con la realtà italiana con le sue particolarità e le sue non sempre trasparenti abitudini.
Particolarmente interessante è il glossario: non un semplice vocabolario dei termini inglesi usati ed abusati, ma anche le istruzioni per non fare pericolose scivolate.