La difesa del titolo europeo da parte dell’Italia ha preso il via con una vittoria sofferta e carica di emozioni a Dortmund. Nella loro prima sfida del torneo, gli Azzurri di Luciano Spalletti hanno superato l’Albania con un 2-1, nonostante momenti di grande tensione sia all’inizio che alla fine del match. Grazie a questa vittoria, l’Italia guadagna tre punti preziosi in vista delle prossime impegnative partite contro Spagna e Croazia, con la prima che ha già mostrato la sua forza con una netta vittoria per 3-0 sulle squadre balcaniche.
Una partenza a rilento e una rimonta veloce
L’inizio della partita non è stato dei migliori per gli Azzurri. Dopo soli 23 secondi, un errore clamoroso di Dimarco ha regalato un’opportunità d’oro agli avversari: il giocatore ha eseguito una rimessa laterale mal calibrata verso la propria porta, permettendo a Bajrami di intercettare il pallone e scaraventarlo in rete con un tiro sotto l’incrocio dei pali, lasciando Donnarumma senza scampo. Questo gol lampo rappresenta un record negativo per la Nazionale in una fase finale di un torneo.
Tuttavia, l’Italia ha reagito prontamente. Al secondo minuto, Pellegrini ha sfiorato il pareggio con un destro dal limite dell’area. L’occasione ha fatto da preludio al gol dell’1-1 siglato da Bastoni all’11′: il difensore dell’Inter ha sfruttato un corner battuto magistralmente da Pellegrini, mandando il pallone oltre la linea di porta difesa da Strakosha. Solo cinque minuti dopo, Barella ha portato gli Azzurri in vantaggio con un tiro al volo potente e preciso, che non ha lasciato scampo al portiere albanese.
Nonostante le ulteriori occasioni, tra cui un tentativo di Frattesi fermato miracolosamente da Strakosha e un colpo di testa sfortunato di Pellegrini, l’Italia è andata all’intervallo sul 2-1. La squadra ha mostrato una buona organizzazione e una forte reazione, ma avrebbe potuto segnare di più se non fosse stato per la prestazione eroica del portiere albanese.
Una ripresa sottotono e il rischio finale
La seconda metà del match è iniziata sulla falsariga del primo tempo, con l’Italia che ha mantenuto il possesso palla ma ha faticato a creare occasioni concrete. L’unica vera opportunità è arrivata da un tiro di Chiesa, servito da Scamacca, che è terminato di poco a lato. Da quel momento, la partita ha perso vivacità, con gli Azzurri che si sono limitati a palleggiare senza riuscire a trovare spazi utili per aumentare il vantaggio. Dimarco ha tentato un tiro secco, ma senza esito.
Entrambi gli allenatori hanno cercato di cambiare l’inerzia della partita con le sostituzioni, ma nessuno dei cambi ha avuto un impatto significativo sul match. Con il tempo che scorreva, l’Albania ha cercato di sfruttare l’unica vera occasione della ripresa: un lungo lancio ha trovato Manaj, che è riuscito a superare Calafiori e ha provato un diagonale insidioso. Tuttavia, Donnarumma, in una delle sue migliori parate della serata, è riuscito a respingere il tiro deviando il pallone con il fianco, salvando il risultato.
Un finale tra brividi e vittoria
Negli ultimi minuti, un invasore solitario con una bandiera albanese è riuscito a entrare in campo, ma è stato rapidamente allontanato, e la partita è terminata senza ulteriori incidenti. Con il triplice fischio finale, l’Italia ha portato a casa una vittoria cruciale per 2-1, consolidando la sua posizione nel gruppo.
Nonostante il risultato non sia stato da celebrare con caroselli, i tre punti ottenuti sono fondamentali per gli Azzurri, che ora guardano con fiducia ai prossimi impegni contro Spagna e Croazia. La vittoria di Dortmund ha dimostrato la resilienza e la capacità di reazione della squadra, elementi chiave per la difesa del titolo di campione d’Europa.