Eurovision 2024 tra musica e politica

La vittoria della Svizzera all'Eurovision 2024 sembra suggerire un messaggio di pacificazione, mentre l'Ucraina e Israele ricevono un forte sostegno dal televoto. Il vincitore, Nemo, propone un classico pop, mentre al settimo posto si classifica Angelina Mango

L’Eurovision Song Contest 2024 ha visto la vittoria della Svizzera, ma oltre al trionfo musicale, il contest è stato caratterizzato da controversie politiche e polemiche. Le pressioni per l’esclusione di Israele e la contestazione durante le esibizioni hanno alimentato un clima teso, riflettendo l’incertezza della neutralità nell’evento. Per non parlare della squalifica del cantante olandese che ha ulteriormente offuscato l’atmosfera.

Nonostante la platea sia stata composta principalmente dalle giurie, il televoto ha avuto un impatto significativo sulle classifiche, evidenziando tensioni politiche e sentimenti nazionali. La vittoria della Svizzera potrebbe essere interpretata come un tentativo di emettere un verdetto di non belligeranza, ma le crepe nel tessuto politico ed emotivo dell’evento saranno difficili da ricomporre.

LA VITTORIA DELLA SVIZZERA

La vittoria della Svizzera sembra quasi un segnale di pacificazione, mentre l’Ucraina è stata molto votata dal televoto, mostrando una solidità nel rapporto tra ucraini ed eurovisivi, indipendentemente dalle controversie. Con il nome di “Nemo”, il vincitore porta un classico pop che risuona particolarmente bene in questa parte d’Europa, superando per un soffio la Croazia con l’eccentrico Baby Lasagna.

LA QUESTIONE ISRAELE

La questione Israele ha monopolizzato l’attenzione: le pressioni per l’esclusione, le contestazioni e le manifestazioni di insofferenza da parte di varie delegazioni hanno caratterizzato l’evento. I fischi ad ogni apparizione della cantante israeliana, innocente in questa vicenda, e ad ogni voto che favoriva Israele hanno evidenziato la tensione. È importante notare che la platea di Malmö era principalmente composta dalle giurie, ma il televoto ha dato a Israele un significativo vantaggio nella classifica finale, sollevando interrogativi sulle implicazioni politiche di tale risultato. Sebbene questo non sia il contesto adatto per discuterne, il segnale politico è stato comunque emesso.

LA SQUALIFICA DEL CANTANTE OLANDESE

La squalifica del cantante olandese, Joost Klein, è stata causata da un alterco, non estremo ma significativo, con un membro dello staff organizzativo, sollevando critiche per precedenti comportamenti legati allo stesso tema. L’episodio non è passato inosservato alla platea, evidenziando una situazione che avrebbe potuto essere gestita in modo migliore. (Per maggiori informazioni: https://www.laprovinciadivarese.it/eurovision-2024-joost-klein-cantante-olandese-escluso-per-intimidazioni-349130/)

ANGELINA MANGO con ”La Noia”

La performance italiana, rappresentata da Angelina Mango con “La noia“, si è classificata settima, confermando l’apprezzamento costante che l’Italia riceve nell’evento, anche considerando il prestigio mantenuto tra le “big five”.

La sua esibizione con “La noia” si è distinta per la qualità, rispetto a molte altre proposte più comuni. Nonostante ciò, le è mancato quel particolare elemento distintivo che avrebbe potuto renderla veramente memorabile, non ottenendo mai un punteggio massimo né dalle giurie né dal televoto.

Tuttavia, il suo piazzamento in classifica conferma comunque un certo apprezzamento, e la delegazione italiana ha ancora una volta dimostrato la qualità del prodotto musicale nazionale, garantendo un altro messaggio di affidabilità all’Europa.

SAN MARINO

San Marino, nuovamente eliminata in semifinale, ha sollevato dubbi riguardo a complotti e minacce contro i piccoli stati. Tuttavia, potrebbe essere necessario riconsiderare le proposte artistiche per garantire una maggiore identità e rappresentatività.

In conclusione, l’ESC 2024 è stato un’esperienza di spettacolo televisivo coinvolgente, ma le polemiche e le controversie hanno offuscato l’essenza della musica. Mentre il contest rimane un esempio di rapidità nella produzione, è importante evitare che diventi un coacervo di polemiche simile a Sanremo, mantenendo al centro la qualità musicale e l’unità europea.