Bruxelles, 7 mag. (Apcom) – Il vertice straordinario dei capi di
Stato e di governo del’eurozona che si riunisce per una cena di
lavoro stasera a Bruxelles, non sarà solo un consulto di medici, più o meno determinati a curare il paziente, attorno al capezzale della Grecia, grande malato d’Europa. Dalla riunione dei leader potrebbe uscire infatti la decisione politica di dare finalmente sostanza alla ‘E’ dell’Uem, la parte economica di un’Unione che finora si è sviluppata solo sul versante monetario (la ‘M’).
La decisione di attivare il meccanismo di assistenza finanziaria per Atene, già presa dall’eurogruppo domenica scorsa, sarà “formalizzata” al più alto livello politico.
Ma la crisi greca, nella cena di lavoro, sarà probabilmente solo l’antipasto; il piatto forte sarà invece la discussione sulle ‘lezioni da trarre’ dalla crisi per il futuro dell’Uem; in altre parole, le soluzioni da proporre per costruire davvero, concretamente, quella ‘governance’ economica dell’eurozona di cui finora si è solo parlato, mentre nella realtà gli Stati membri continuano a custodire gelosamente tutte le loro prerogative nazionali.
Le proposte sulla ‘governance economica’ che la Commissione e il presidente ‘stabile’ del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, stavano già preparando dalla fine del 2009, con poche speranze di vederle approvate dai leader degli Stati membri, oggi costituiscono le soluzioni più credibili. Si tratta di rafforzare la sorveglianza dei bilanci pubblici dei Paesi dell’eurozona dotando i 16 Paesi membri di un “quadro robusto” per la gestione delle crisi, “sanzioni più efficaci” per i paesi in deficit eccessivo, il rafforzamento del patto di stabilità, l’allargamento della sorveglianza multilaterale alle questioni strutturali e di competitività e agli squilibri macroeconomici.
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