La fuga d’amore finisce con l’arresto. Non era una romantica gita, ma un’evasione. Lui, 35 anni, e lei, 23 anni, erano agli arresti domiciliati nella stessa comunità terapeutica a Cuveglio. E forse ad essere stata galeotta, non fosse altro di una certa simpatia se non proprio di un grande amore, potrebbe essere stata quella convivenza forzata nel centro di cura. Lui del resto è originario di Brescia, lei di San Benedetto del Tronto non fosse stato per la piccola Cuveglio forse non si sarebbero mai incontrati.
Domenica la coppia ha attuato il grande piano. Intorno alle 16.30 lui e lei sono fuggiti dalla struttura terapeutica. Si sono allontanati alla spicciolata senza dare nell’occhio riuscendo a guadagnare quella manciata di minuti di tempo necessaria a far perdere le loto tracce nell’immediato. Dalla struttura è stato dato l’allarme: l’evasione, perchè quella degli arresti domiciliati è una misura restrittiva che non ammette elasticità, è stata denunciata ai carabinieri della stazione di Cuvio che hanno immediatamente dato il via alle ricerche. La zona è stata passata al setaccio. I militari hanno prima controllato l’area vicina alla struttura dove la coppia poteva magari aver deciso di nascondersi per trascorrere qualche ora in solitudine prima di fare ritorno al centro di cura, quindi hanno allargato il raggio d’azione. Più il tempo passava, più appariva chiaro che i due stavano tentando di sparire in via definitiva. E allora l’attenzione dei militari si è concentrata sugli snodi del trasporto pubblico in zona e sui controlli su strada. I due per allontanarsi avevano due opzioni: chiedere un passaggio di fortuna, ma di questi tempi difficilmente qualcuno carica in auto due perfetti sconosciuti, oppure tentare di saltare su un bus o su un treno.
Controllate rapidamente le fermate degli autobus, senza esito, i carabinieri hanno verificato la situazione sul fronte stazioni ferroviarie. Facendo centro. La coppia in fuga era alla stazione di Cittiglio pronta a prendere il primo treno diretto chissà dove. I due sono stati bloccati e ammanettati. Ieri sono stati accompagnati in tribunale: l’arresto per evasione è stato convalidato in sede di udienza direttissima. Il giudice ha ordinato che la coppia tornasse nella struttura di cura dalla quale era fuggita il giorno prima. A quanto pare non è la prima volta che lui e lei tentano di allontanarsi insieme. Sono quindi recidivi. Ora saranno tenuti d’occhio in modo particolare. Tanto varrebbe per i due terminare il percorso giudiziario che li vede coinvolti, terminare il percorso terapeutico e, quindi, andarsene insieme. Liberi davvero.