I residenti di Masnago le suonano a Comune e Soprintendenza. Nella giornata di sabato 29 giugno, i residenti di Masnago hanno mantenuto la promessa di una mobilitazione rapida e decisa contro lo stop ai lavori di riqualificazione del sito dell’ex Aermacchi. Sulla recinzione del cantiere è stato issato un lenzuolo con la scritta: “La riqualificazione mette le ali, non tarpatele”. Questo gesto simbolico rappresenta solo l’inizio di un’azione collettiva più ampia, che includerà anche una petizione per chiedere alle istituzioni risposte chiare e definitive.
L’origine della mobilitazione risale a una lettera inviata dalla Soprintendenza a Paolo Orrigoni, proprietario del sito e titolare della catena di supermercati Tigros. La missiva richiede modifiche significative al progetto di riqualificazione, in particolare riguardo alla realizzazione del centro sportivo previsto nell’area. Questa richiesta ha gettato nell’incertezza i tempi e i costi del progetto, portando alla sospensione delle operazioni di bonifica del terreno.
La risposta dei residenti di Masnago è stata immediata. Essi vedono nella riqualificazione dell’ex Aermacchi un’opportunità cruciale per il rilancio del quartiere e sono decisi a non permettere che questioni burocratiche o richieste tardive compromettano il futuro dell’area. La loro protesta è un appello accorato alle autorità affinché si trovi una soluzione che consenta di procedere con i lavori senza ulteriori ritardi.
Il lenzuolo esposto è solo il primo passo di una campagna di sensibilizzazione che vedrà la comunità impegnata in una raccolta firme. Questa petizione sarà indirizzata alle istituzioni locali e nazionali, con l’obiettivo di ottenere un impegno concreto e tempestivo per sbloccare la situazione. I residenti chiedono trasparenza e rapidità nelle decisioni, sottolineando l’importanza di non perdere un’occasione vitale per la riqualificazione urbana e la valorizzazione del territorio.