Ex conceria Fraschini, dopo gli otto rinvii a giudizio i cittadini di Cittiglio e Brenta vogliono «giustizia sino in fondo. Negli anni qui è morta della gente».
Tutti sono soddisfatti dall’esito dell’inchiesta: «Adesso nel processo – dice Giovanna Leoni, che fu parte del comitato di cittadini “Adesso basta!” che sollevò la questione nel 2006 – i responsabili dovranno rispondere dell’accaduto. Io all’epoca mi occupai della raccolta firme per chiedere che fosse fatta chiarezza su quegli odori che rendevano la vita impossibile, causando bruciori alla gola e agli occhi e mal di testa».
A Cittiglio oltre 300 persone firmarono quella petizione: nell’area residenziale adiacente la conceria comparvero striscioni di denuncia. «Ci dissero di levarli – raccontano ora i residenti – siamo andati avanti lo stesso. La salute è una sola».
Tutti testimoniano «la preoccupazione per la salute. Qui negli anni in cui la conceria era attiva ci sono stati tanti casi di tumore», anche se il nesso causale tra le morti e l’attività produttiva dell’ex conceria non è stato provato e non è oggetto dell’inchiesta. «Ma il nome no, non lo pubblichi – aggiungono poi quasi tutti – In passato qualcuno ha anche perso il lavoro per aver preso posizione».
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