Proseguono grazie a Expo le occasioni di confronto tra il sistema Varese e la Cina, per studiare come sviluppare nuovi rapporti commerciali ed economici. Gli incontri B2B proseguono anche durante la “” inaugurata martedì, mentre quelli organizzati dalle Camere di Commercio lombarde proseguiranno nelle varie province della regione.
Le prossime tappe varesine degli incontri tra le nostre aziende e i potenziali investitori stranieri, sono in programma il 14 luglio per il settore ambiente e energia, il 29 luglio per il settore dei beni strumentali come le macchine per la lavorazione della plastica e il meccanotessile e il 13 ottobre per il comparto arredo design e edilizia.
Allo partecipano 200 operatori cinesi dei settori agrifood e del tessile moda; durante la conferenza inaugurale,
rivolta alle aziende dei settori dell’agroindustria, cultura, spettacolo, salute, cibo, vino, turismo e sostenibilità, sono stati illustrati gli strumenti che la Commissione Europea mette a disposizione dell’internazionalizzazione delle Pmi italiane ed europee per lo sviluppo di partnership con la Cina.
La presenza di aziende lombarde in Cina è molto forte; secondo i dati Ice, su 840 imprese italiane che hanno sede nel Paese asiatico, il 32% proviene dalla Lombardia. In campo agroalimentare, proprio in occasione del forum italo cinese a Expo, è stato firmato un accordo di cooperazione, che può essere strategico per la nostra regione e la nostra provincia.
«Da troppo tempo – ha commentato , assessore regionale all’Agricoltura – alcuni nostri settori sono penalizzati da forme improprie di protezione del mercato cinese che da anni accampa ragioni di tipo igienico sanitario per tenere ferme produzioni come gli insaccati e le carni lavorate. Per noi questo ha significato un forte danno in termini di capacità di espansione in un mercato molto appetibile».