– «Il patto si ispira a quello già sottoscritto dalle associazioni con il Comune di Milano – spiega l’assessore – e vuole affidare alle parti un ruolo progettuale e propositivo». Obiettivo, stendere «linee guida per tutte le attività, pubbliche e private, relative ad Expo2015».
Una sorta di carta dei valori che definisca gli standard di qualità dei servizi e le garanzie che verranno riconosciute ai visitatori, a cominciare dagli stranieri. E che coinvolga il Comune, le associazioni di categoria, il distretto urbano del commercio «e la pluralità di operatori economici e culturali che nella nostra città saranno coinvolti in Expo».
L’adesione al patto lanciato da Protasoni «comporta un impegno di tutti i contraenti finalizzato a potenziare l’accoglienza». In particolare «fornendo servizi di qualità crescente e appositi strumenti di orientamento», in primo luogo per la delegazione tedesca, che farà base proprio in città. Ma più in generale per tutti i visitatori stranieri, giapponesi in testa.
Il Comune sta infatti lavorando ad un gemellaggio con il Sol Levante cercando di attirare turisti nipponici. «Una particolare attenzione sarà posta nell’evidenziare le eccellenze produttive».
Il patto, insomma, rappresenterà anche un canale pubblicitario privilegiato per le imprese che decideranno di aderire. L’impegno, conclude Protasoni, riguarderà anche la “cosa” pubblica in settori come la vigilanza urbana e la pulizia della città.