– Obbligava la compagna a prostituirsi per la strada a suon di botte: arrestato sabato sera dalla Polizia un rumeno di 33 anni, residente a Busto.
L’incubo per la donna, romena anche lei e ormai in Italia da diversi anni, è finito quando gli agenti della volante della Polizia di Stato di Busto Arsizio hanno fatto irruzione in piena notte nell’abitazione della coppia, in via Confalonieri, in zona San Michele. La donna aveva appena chiamato il numero unico di emergenza per segnalare, terrorizzata, che il suo compagno la stava picchiando selvaggiamente, e i poliziotti, giunti tempestivamente, hanno trovato l’uomo intento a menare le mani contro la sua compagna, che già mostrava sul volto i segni evidenti delle percosse ricevute.
Alla vista degli agenti, il rumeno ha provato a scagliarsi contro di loro per aprirsi una via per la fuga, ma i poliziotti, seppur a fatica per la furia dell’uomo, sono riusciti a bloccarlo e a stringergli le manette ai polsi. Dalla testimonianza della donna, raccolta in seguito all’arresto dell’aguzzino, è emerso un quadro terribile: da diverso tempo la donna veniva costantemente minacciata e obbligata a prostituirsi lungo la Statale del Sempione di Busto Arsizio, luogo che da tempo ha visto un impennarsi delle presenze di donne che svolgono il mestiere più antico del mondo.
Oltre a costringerla suo malgrado a vendere il proprio corpo, il presunto compagno tendeva a tenerla sotto controllo, accompagnandola sul “posto di lavoro” e appropriandosi del denaro guadagnato dalla donna per sperperarlo in scommesse e giochi d’azzardo. Pare che sia proprio dal rifiuto della donna di consegnargli, sabato notte, i soldi rimediati con la sua attività, che l’uomo avesse iniziato a percuoterla brutalmente per potersi appropriare del denaro.
A quel punto la donna, evidentemente al culmine dell’esasperazione, sarebbe riuscita a trovare il coraggio di comporre il fatidico 112 per chiedere aiuto alla Polizia, che per fortuna è giunta sul posto in tempo per liberarla dalle grinfie dell’aguzzino.
L’uomo, un pregiudicato di 33 anni residente a Busto Arsizio e già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti per reati predatori, è stato portato in Commissariato e successivamente, in accordo con il magistrato di turno della Procura di Busto Arsizio , trasferito in carcere con le accuse di induzione e sfruttamento della prostituzione, maltrattamenti e resistenza a pubblico ufficiale. L’ennesima, triste vicenda di maltrattamenti e violenze ai danni delle donne.n