L’impresa 4.0 è una finestra spazio-temporale, attraverso cui il manifatturiero di ieri e quella di domani si incontrano e si saldano. E’ il salto di qualità che digitalizza i processi industriali, automatizzandone i passaggi e applicando l’intelligenza artificiale ad ogni tassello produttivo. La Liuc – Università Cattaneo di Castellanza ha scelto un modo davvero originale per celebrare l’annuale notte dei ricercatori. Complice la propria collocazione, che tra le mura del passato (l’ex Cotonificio Cantoni) disegna il paradigma futuro, quello della fabbrica intelligente, l’ateneo mette a disposizione di studenti, manager e imprenditori un laboratorio dedicato alle nuove tecnologie.
All’interno, un robot costruisce sotto i nostri occhi un go-kart pronto per sfrecciare in pista. Occhiali tridimensionali ci riportano a una simulazione produttiva che annulla le distanze, accorcia le durate, ottimizza la visione prospettica. A cambiare non è la natura dell’essere imprenditore, ma le dinamiche attraverso cui quella vocazione si esprime, si consolida, si confronta con un Mondo ormai privo di confini. E cambiano gli equilibri interni alle aziende, dove l’esperienza resta un valore storico, pratico, culturale, eppure relativo. Perché a contare ancor di più è la qualificazione. In quel margine, sempre più stretto, che separa la teoria dalla pratica, i giovani si giocano la partita dell’oggi e del domani. Ed è in quel tratto che la parola Ricerca ritrova tutto il proprio determinante significato: semantico, culturale, economico e politico.