Fagnano, nel cuore del “Candiani” si sogna una città perfetta

FAGNANO OLONA (v.ar.) Continua il nostro viaggio tra i Luoghi del Cuore proposti al Fai in Valle Olona. Dopo Nonna Quercia a Gorla Minore, la Scalinata del ciclocross a Solbiate Olona e il Lazzaretto di Marnate, oggi parleremo del simbolo che unisce tutta la Valle ovvero del suo fiume, l’Olona, segnalato come luogo del cuore di Castellanza, e di Calipolis, un’area all’interno dell’ex cotonificio Candiani di Fagnano Olona, segnalata dalla Contrada del Calimali. L’Olona fin dal 1600 è

stato catalizzatore di mulini (nel 1606 lungo l’Olona si contavano 116 mulini) e di grandi insediamenti industriali (il Candiani è uno di questi) che hanno contribuito allo sviluppo economico del territorio, ma anche all’inquinamento del corso d’acqua. Problema che ritorna anche oggi, nonostante gli sforzi di amministrazioni e associazioni ambientaliste: l’ultimo caso risale infatti al 26 giugno scorso, quando si è verificata una preoccupante morìa di pesci. A tal proposito il circolo bustese di Legambiente ha depositato un esposto di segnalazione alla Procura di Busto considerando il fiume minacciato «dalle scarse tutele tecniche e amministrative che perdurano lungo il territorio attraversato dal corso d’acqua».
Un fiume da salvare, dunque. Partendo da piccoli gesti come il sondaggio sul nostro sito www.laprovinciadivarese.it, dove potete votarlo come luogo del cuore della Valle o segnalare i vostri posti preferiti. Come ha fatto Andrea Rampinini, che ha segnalato come luogo del cuore Calipolis, un’ area all’interno del ex cotonificio Candiani dei primi del ‘900, tra Fagnano e Gorla Maggiore, acquistata due anni fa dall’associazione Contrada dei Calimali. «Ogni domenica – spiega Rampinini – offriamo ristoro ai passanti della nuova pista ciclopedonale del Parco del Medio Olona e nell’ area verde antistante la nostra sede abbiamo piantato varie piante autoctone». Si tratta di un vero e proprio luogo di approdo dove si possono anche affittare mountain bike. Ma l’associazione ha anche un progetto molto ambizioso, per il quale servono però finanziamenti: i Calimali vorrebbero rendere abitabili le 5 vasche di depurazione dell’ex industria (5 mila metri quadri) per realizzare “la città di Calipolis” con punti di aggregazione, teatri e sale per associazioni.
Un vero e proprio progetto di recupero che sarebbe un esempio di riconversione, come è stato fatto con la Cantoni a Castellanza oggi sede del Campus universitario. L’associazione Calimali conta su oltre 120 soci, molti dei quali sono residenti fuori Fagnano.

f.artina

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