Fagnano rievoca il Medioevo Successo per arcieri e falconieri

Fagnano Olona – Da una parte i piloni della Pedemontana in costruzione, che interrompe la pista ciclabile, dall’altra le tende dell’accampamento medioevale, con arcieri e falconieri. Sono stati in tanti, in questo fine settimana, a tuffarsi nell’atmosfera del passato. Calipolis, la sede della Contrada dei Calimani, si è trasformata per due giorni in un accampamento di guerrieri e artigiani medioevali. Una gioia per i bimbi, che si aggiravano per le tende con piccoli scudi e guardavano ammirati spade e armature,

ma anche per i grandi. A loro, infatti, era dedicato il torneo di tiro con l’arco. Circa 700 le persone che hanno partecipato alla seconda edizione di Sagittae igneae (frecce di fuoco). «Più o meno quelle che ci sono state l’anno scorso – spiega Claudio Caccin  della Contrada dei Calimani -. Anche se sabato sera il tempo non ci è stato d’aiuto». Uno dei momenti clou della due giorni era infatti l’assalto all’accampamento con le frecce di fuoco. «36 armate si sono scontrate per poi mettere a ferro e fuoco l’accampamento – spiega Daniele Masato -. A chi c’era è piaciuto molto, solo che due ore prima c’è stato un forte temporale e molti hanno pensato che lo spettacolo sarebbe saltato». Ad aiutare i 35 volontari della Contrada impegnati nell’evento anche 15 ragazzi provenienti da tutto il mondo, a Fagnano per un campo internazionale organizzato da Legambiente. «Questi ragazzi Turchi, Russi, Canadesi e Coreani ci hanno dato una grande mano ad allestire tutto il campo» ricorda Caccin. Il pezzo forte di ieri è stato lo spettacolo dei falconieri di Grantola. Girando tra le tende si poteva imparare a fare la carta o a scolpire il legno. Oltre a scoprire i segreti delle diverse spade medioevali, tra cui la temutissima e pesantissima Highlander e delle armature da guerra. Un’iniziativa che ha riscosso un discreto successo, fornendo ai tanti che non sono ancora in vacanza, o che quest’anno non ci potranno andare, una possibilità di divertirsi senza andare lontano.

«Ma chi paga?» chiediamo agli organizzatori. «Paghiamo tutto noi» risponde Claudio Caccin. Circa 10 mila euro il costo dell’iniziativa. Una somma raccolta tramite autotassazioni e finanziamenti da parte dell’associazione Contrada dei Calimani. Che lancia anche un invito. «Noi abbiamo in gestione questo spazio e teniamo aperto il chiosco tutte le domeniche estive. Anche le porte della nostra associazione sono aperte. Se qualcuno volesse venire a darci una mano…».
Tiziano Scolari 

p.rossetti

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