MILANO – Una presunta maxi evasione fiscale per 260 milioni di euro è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Milano nell’ambito di un’inchiesta di una frode carosello dell’Iva nel settore della grande distribuzione organizzata.
Nove persone sono indagate per associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati fiscali, e sono agli arresti domiciliari, su ordine del gip Roberto Crepaldi, mentre altre quattro hanno ricevuto il divieto di esercitare imprese e uffici direttivi. Il giudice ha inoltre disposto il sequestro preventivo di oltre 260 milioni euro nei confronti di 15 società.
Secondo gli accertamenti del nucleo di polizia economico-finanziaria delle Fiamme Gialle, coordinati dal pm Nicola Rossato, è emerso che le società gestite dagli indagati avrebbero emesso e utilizzato false fatture per 1,8 miliardi di euro. In particolare, avrebbero sistematicamente effettuato l’acquisto della merce senza l’applicazione dell’Iva, sia attraverso la presentazione a fornitori italiani di lettere di intento mendaci, sia mediante il compimento di operazioni intracomunitarie non imponibili da parte di società cartiere interposte all’interno del ciclo di fatturazione della merce. In tale modo le catene della grande distribuzione organizzata, Supermercati Gs (ora Carrefour Italia) e Auchan (indagate per legge 231/01), beneficiarie finali della frode, avrebbero ottenuto un indebito risparmio d’imposta connesso all’omesso versamento dell’Iva da parte delle società missing trader.
Carrefour Italia: “Avviata indagine interna, disponibili a collaborare con le Autorità competenti”
“Con riferimento all’indagine condotta dalla Guardia di Finanza, che coinvolge alcune società della grande distribuzione tra cui GS, e ai provvedimenti emessi dal GIP di Milano”, Carrefour Italia, controllante di GS, “comunica di aver già avviato un’indagine interna per verificare quanto è emerso e conferma la massima disponibilità a collaborare con le Autorità competenti, mettendo a disposizione tutte le informazioni necessarie a fare chiarezza sui rilievi formulati”. Lo sottolinea l’azienda in una nota.