Sarebbe potuta andare peggio. Sarà l’Azeryol Baku l’avversaria dell’Unendo Yamamay nei playoff 12 della Champions League.
Questo è l’esito del sorteggio effettuato ieri in Lussemburgo. La gara di andata si giocherà a Baku tra il 10 e il 12 febbraio, mentre il ritorno al PalaYamamay verrà disputato tra il 17 e il 19 febbraio. Se al termine delle due gare, le due squadre avranno totalizzato lo stesso numero di punti (ovviamente il 3-0 o 3-1 vale tre punti, il 3-2 due punti per chi vince e uno per chi perde) per assegnare la qualificazione sarà necessario il golden set di spareggio. La vincente dell’incrocio Busto-Azeryol nei playoff 6 se la vedrà con la vincente tra Nordmeccanica Rebecchi Piacenza e Dinamo Mosca (già affrontata dalle farfalle nel girone).
Ieri, contestualmente al sorteggio, è stata decisa anche la sede della final four: l’atto finale della competizione sarà disputato a Stettino (Szczecin), in Polonia, il 4 e 5 aprile prossimi, con l’organizzazione del Chemik Police di coach Giuseppe Cuccarini (che dunque approda automaticamente alla final four).
Un sorteggio tutto sommato benevolo, dicevamo: intendiamoci, l’Azeryol (nelle cui file militano giocatrici di alto livello come l’opposta serba Jovana Brakocevic, ex Conegliano e VakifBank; la centrale bulgara Strashimira Filipova, e la schiacciatrice serba Jelena Nikolic, anche lei ex Vakif) non rappresenta certamente un ostacolo semplice da superare. Ma i pericoli maggiori (VakifBank, Eczacibasi, Fenerbahce) sono stati evitati, e ora le farfalle possono guardare comunque con fiducia allo scontro con le azere, già affrontate in Champions nella scorsa stagione (sconfitta al tie break all’andata, netta vittoria al ritorno) e nel 2013 (quando Busto conquistò al golden set una storica qualificazione alla final four).
«Baku è ormai una costante delle nostre avventure nelle coppe europee – ha commentato il dg biancorosso Massimo Aldera – Non è proprio una trasferta agevole dal punto di vista logistico, ma in Azerbaijan c’è una parte significativa del volley femminile che conta di questi ultimi anni. Come sempre si può affermare che poteva andare meglio o peggio – continua Aldera – Quel che è certo è che, a questo livello, di scontato non c’è proprio più nulla, così come nulla deve essere considerato impossibile». Riguardo all’Azeryol allenato da coach Aleksandr Chervyakov (ct anche della nazionale azera), Aldera osserva: «È una squadra con grandissime individualità: sarà una bella sfida, penso equilibrata, perché ritengo che noi non siamo certo da meno».