«Farfalle, si fa dura. Il ko a Montichiari può costare i playoff»

Intervista al giornalista Mattia Andriolo, la voce del volley per Rete 55

Nonostante la sconfitta al tie break nello scontro diretto di mercoledì, l’Unendo Yamamay resta in zona playoff conservando un punticino di vantaggio su Montichiari. Sufficiente? Troppo poco? Lo diranno le prossime tre partite: la prima è in programma già domani, ore 20.30, al PalaYamamay contro la Igor Gorgonzola Novara. Abbiamo parlato del momento decisivo della stagione biancorossa con il giornalista Mattia Andriolo, che segue le farfalle per Rete 55.

Era un po’ la partita dell’anno. Ed era una partita da vincere. Dopo una stagione all’insegna degli alti e bassi, tutto sommato nelle ultime settimane la squadra di Mencarelli era riuscita a rimettersi in carreggiata, rientrando in zona playoff, l’obiettivo minimo stagionale. Era questa la partita da vincere, ma così non è stato. E adesso si fa dura.

Busto deve vedersela al PalaYamamay contro Novara, Club Italia (formalmente in trasferta) e Piacenza. Montichiari va a Bergamo, poi ospita Firenze, e poi ancora in trasferta a Bolzano: è più complicato il percorso di Busto. Contro Piacenza sarà durissima, Novara è comunque una squadra temibile, e lo stesso Club Italia non è da sottovalutare. Insomma, il cammino non sarà affatto semplice.

Ma il fattore campo quest’anno ha funzionato solo all’inizio. È comunque vero che, in una situazione così equilibrata, anche il pubblico può giocare un ruolo importante, se non fare la differenza.

Inutile nasconderlo, questa squadra ha mostrato dei limiti a livello di qualità. Si dice: è una squadra giovane. Vero, ma lo è fino a un certo punto, nel senso che le giovanissime come Degradi, Cialfi o Angelina non sono state particolarmente utilizzate. Si è puntato comunque su atlete di 25-26 anni. Molte “scommesse” di inizio stagione, bisogna ammetterlo, non sono state vinte. E a parte il grande exploit di Lowe, un vero colpaccio, e la consacrazione di Pisani, alla sua miglior stagione, non vedo altre note particolarmente entusiasmanti. Quindi sì, credo che l’Unendo Yamamay si trovi nella posizione di classifica che merita.

Il grosso del pubblico è rimasto dalla parte della squadra e della società. E quando qualcuno ha voluto sfogare la propria scontentezza, lo ha fatto nei confronti degli arbitri (anche in maniera sbagliata, come quando sono state lanciate le bottigliette), spostando dunque la propria frustrazione su un fattore esterno alla squadra. Certo, qualche posto vuoto in più al PalaYamamay c’è: niente di clamoroso (Busto resta comunque la squadra più seguita), ma facendo il confronto, ad esempio, tra le partite contro Bergamo dell’anno scorso e di quest’anno, si nota che quest’anno c’erano 600 spettatori in meno.

No, ma è comunque un piccolo elemento che forse val la pena non sottovalutare.

La più affamata è Conegliano. La società ha sempre investito molto, e quest’anno ha allestito un roster davvero fortissimo. Dopo il passaggio a vuoto della scorsa stagione hanno ritrovato uno squadrone: per me in pole position ci sono loro. Subito dopo dico Piacenza, che poi è formata per metà da giocatrici che hanno vinto lo scudetto a Busto. Per un tifoso bustocco, avrebbe anche qualcosa di romantico rivedere Bauer, Marcon, Leonardi e Meijners festeggiare di nuovo il tricolore. Completo la griglia con Casalmaggiore, che ha le qualità per difendere lo scudetto che porta sulle maglie.

La tifoseria varesina si è dimostrata matura, mantenendo intatto l’affetto per la squadra nonostante la categoria. Sotto questo aspetto, ci può stare un parallelismo col pubblico dell’Unendo Yamamay, rimasto vicino alla squadra malgrado il ridimensionamento delle ambizioni. Non era una cosa scontata. I tifosi del Varese hanno continuato ad andare allo stadio, inaugurando nel modo migliore un nuovo capitolo della storia del club. Penso che già domenica si possa festeggiare la vittoria del campionato. E se è vero che sono già state reperite le risorse per la prossima stagione, credo che questa squadra possa risalire anche abbastanza in fretta nelle categorie professionistiche.

Quando si dice “Piove sul bagnato”. Ma credo che Varese e i suoi tifosi abbiano sempre dimostrato di saper ripartire anche quando tutto sembra perduto. La gente di Varese non molla, e questa società ci ha abituato in passato a risorgere dopo anche annate disastrose. A patto che sappia fare tesoro degli errori commessi quest’anno.