La bellezza di vivere la città pedalando. Un’opportunità che, purtroppo, non tutti sanno cogliere. Soprattutto chi approfitta della presenza in città dell’innovativo servizio Ofo, che offre bici a flusso libero, per assumere comportamenti pericolosi per gli altri. E per vandalizzare, come si è visto nei recenti fatti di cronaca, gli stessi mezzi a due ruote.
La denuncia sui comportamenti scorretti e «pericolosi», adottati nei giorni scorsi a Varese, è arrivata in consiglio comunale dal consigliere del Carroccio . «Purtroppo abbiamo constatato diversi comportamenti scorretti in numerosi casi – ha spiegato Piatti, che è anche segretario cittadino della Lega – Molte persone non rispettano il codice della strada. E addirittura ragazzi che hanno dato vita a vere e proprie gare in bicicletta sotto i portici del centro, creando quindi situazioni di pericolo». Se poi nel principio di questo servizio è previsto che le biciclette possano essere parcheggiare ovunque, purché non creino disagi alla circolazione o in posti vietati, Piatti sottolinea come «abbiamo visto che le più semplici regole di convivenza civile non vengano osservate, e, spesso, i mezzi vengano abbandonati ovunque, anche dove recano fastidio».
Questi gli appunti che il leghista ha rivolto alla giunta, chiedendo un intervento. Piatti ha comunque dichiarato che «si tratta di un’iniziativa, quella di portare questa sperimentazione a Varese, veramente positiva. Probabilmente la prima cosa positiva che l’amministrazione sia riuscita a fare in un anno e mezzo. È quindi un peccato che venga rovinata così».
Da parte sua, l’assessore alla Mobilità ha assicurato come l’amministrazione abbia dato mandato di effettuare maggiori controlli. «La Polizia Locale sta vigilando sul buon uso dei mezzi presi a noleggio – dichiara Civati – Abbiamo intensificato i controlli, per prevenire i comportamenti illeciti che possano essere fatti quando si usa la bici. E lo stesso per quanto riguarda il parcheggio dei mezzi».
Su quest’ultima parte, Civati ci tiene però a smorzare le polemiche: «Se va assolutamente impedito che il parcheggio delle bici avvenga in maniera scorretta, va anche detto che nell’ordine delle priorità crea maggiore pericolo un’auto in doppia fila rispetto a una bici parcheggiata male».
Intanto, il periodo di prova gratuita delle bici è finito giovedì. È ancora presto per vedere se, anche con l’introduzione del pagamento, il servizio continuerà a funzionare in maniera positiva come nei giorni scorsi. I dati portati dall’assessore in consiglio comunale, a inizio settimana, hanno infatti evidenziato una grandissima risposta da parte dei varesini. Si parla di circa 1700 iscrizioni al servizio free floating, e di circa 1500 utilizzi giornalieri. Il che significa che ogni mezzo messo a disposizione in città viene usato in media, ogni giorno, dalle 7 alle 8 persone.
Per utilizzare il servizio Ofo basta scaricare l’App, disponibile sia per dispositivi iOS sia per Android, geolocalizzare la ofo bike più vicina e sbloccare lo smart lock scannerizzando il suo QR code o quello posizionato sul parafango posteriore: l’App terrà conto del tragitto percorso e dei minuti di utilizzo. Giunti a destinazione è importante richiudere lo smart lock, lasciando così la bici a disposizione dei futuri Ofo biker.