BUSTO ARSIZIO Pranzo a chilometro zero, la sfida di Stoà all’omologazione del cibo. «Un prodotto giusto in un tempo giusto». Si terrà il primo maggio all’ora di pranzo “Ül Burger da chì”, una nuova originale proposta cultural-gastronomica del Centro Giovanile Stoà che fa il verso ad uno dei più celebri colossi della ristorazione globalizzata. Mercoledì, giorno della festa del lavoro, dalle 12 alle 14.30 nel cortile di via Gaeta 10 si potrà gustare un pranzo all’insegna dello “slow fast food”: «Prodotti del territorio, a km zero e a coltivazione biologica, con materiali riciclabili e rispetto per il lavoro – spiegano Benedetta Candiani & C. – un prodotto giusto in un tempo giusto».
Nell’esperimento di “Ül Burger da chì” sono coinvolti diversi partner della filiera alimentare che condividono i principi dell’iniziativa del Centro Stoà. A partire dai partner “made in Busto”. Come la Cascina Burattana, associazione che promuove l’agricoltura biodinamica in città, o l’azienda agricola Borra di Borsano, piccola attività a conduzione familiare che produce formaggi in modo naturale ed artigianale secondo la filosofia del “km zero”. E ancora Bonta Equalità, cooperativa sociale di via Lonate che commercializza prodotti machiati slow food (tra cui l’hamburger
italianissimo che sarà protagonista del pranzo), il “Paes di Luganeghiti”, un brand del Salumificio Bustese che si occupa di recuperare i salumi della tradizione, e l'”Orso Verde”, ormai celebre micro-birrificio artigianale di Busto Arsizio che ha già ricevuto importanti riconoscimenti per la qualità dei propri prodotti. Insieme a loro altre aziende come “gli ArtiGiani del Pane”, Lurisia, Baladin, Giotti e QuiBio, che forniranno i loro prodotti per la giornata del primo maggio. Per dimostrare che slow food e fast food possono incontrarsi, all’insegna della qualità e nel rispetto delle tradizioni.
Andrea Aliverti
b.melazzini
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