Lussemburgo, 30 apr. (Apcom) – Il commissario europeo alla Salute, Androulla Vassiliou, contro la Roche, la casa farmaceutica produttrice del Tamiflu, l’antivirale più noto e ricercato per combattere la nuova influenza partita dal Messico. Con il nuovo virus che si propaga, anche in Europa, a ritmi che fanno temere una pandemia in tempi brevi, e mentre le autorità sanitarie dell’Ue e quelle del mondo intero continuano a parlare di cooperazione, informazione reciproca e solidarietà, l’incomprensione scoppia proprio fra l’Esecutivo comunitario e l’impresa che, per ora e fin quando non sarà stato sviluppato un vaccino, più avrebbe da offrire per la prevenzione del contagio in Europa.
Durante la conferenza stampa finale del Consiglio Salute straordinario svoltosi oggi a Lussemburgo, Vassiliou ha confermato il rifiuto di Roche di partecipare, ieri a Bruxelles, alla riunione che il commissario ha avuto con tutte le case farmaceutiche europee impegnate nella produzione di vaccini e di antivirali (c’erano Sanofi-Pasteur, incaricata dall’Oms di sviluppare il vaccino contro il nuovo virus, GlaxoSmithKline, produttrice dell’unico altro antivirale efficace, il Relenza, e poi Solvay, Novartis, Baxter, Crucell, Wyeth Vaccines e Medimmune).
“Li avevamo invitati, come tutti i produttori di vaccini e antivirali dell’industria farmaceutica europea, ma Roche ha rifiutato di partecipare alla riunione, che è stata molto utile e fruttuosa. Non hanno spiegato il perché, chiedetelo a loro”, ha detto il commissario. Rispondendo poi a un cronista secondo il quale Roche avrebbe chiesto di partecipare per telefono, Vassiliou ha aggiunto: “Non vedo perché dovrei concedere un trattamento preferenziale a una società farmaceutica: perché avrei dovuto parlare per telefono solo con loro e non con gli altri, che erano alla riunione? Non mi sembra un atteggiamento molto collegiale”, ha concluso il commissario.
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