Rave party interrotto nelle ultime ore a Lonate Pozzolo: i carabinieri della Compagnia di Busto Arsizio hanno “spento” la manifestazione nelle ultime ore dopo che nella notte di domenica nella zona boschiva di via Molinelli si erano radunati oltre 150 persone.
Ma gli appassionati della musica da sballo non avevano fatto i conti con la rete di controlli messa in piedi dai militari in sinergia con gli agenti della polizia locale dei Comuni di Ferno e Lonate Pozzolo.
Il popolo del rave, una festa clandestina a musica altissima con sballo incluso, si era concentrato in una zona isolata e lontana dal centro e dalle case in modo da non dare troppo nell’occhio. Il flusso verso il bosco era stato molto discreto, tanto che nessuno si era accorto di nulla fino a quando la musica non ha iniziato a “martellare”.
A quel punto i rumori assordanti sono stati sentiti fino alle prime abitazioni i cui inquilini hanno segnalato quanto stava accadendo. Provenienti da tutto il nord Italia, decine di ragazzi hanno raggiunto i boschi di Lonate per trascorrere una notte diversa dalle altre, ballando per ore a ritmo di musica assordante. Ma lo sballo è durato poco.
I carabinieri della Compagnia di Busto Arsizio hanno organizzato una vasta operazione di controllo della fitta boscaglia per identificare tutte le persone che si trovavano in via Molinelli per il rave party. La manifestazione non autorizzata è stata interrotta, per evitare che potesse prolungarsi il disturbo della quiete pubblica e che non sorgessero problemi di sicurezza: tutti i partecipanti sono stati identificati.
Nello specifico sono state controllate 151 persone, nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di individui inseriti nella fascia d’età tra i 20 e i 25 anni, oltre a 45 macchine.
Non è ancora chiaro come sia stato messo in piedi il rave, anche se è probabile che il tam tam sia avvenuto attraverso internet. Qualcuno conosceva gli isolati boschi di Lonate, tanto da ritenerli adeguati a ospitare un evento come un rave party nel quale sarebbero state accolte centinaia di persone “pazze” per la musica ad alto volume. Lo “sballo” è stato bloccato, ma le indagini da parte dei carabinieri della Compagnia di Busto Arsizio stanno andando avanti. I militari stanno, infatti, compiendo ulteriori accertamenti per individuare eventuali responsabilità per violazioni di natura penale e amministrativa. L’area che hanno invaso è di proprietà del demanio.
Il Varesotto si conferma terra di rave: alcune settimane fa, infatti, oltre 200 persone avevano inondato la zona del Ponte di Vedano, ma anche in quel caso il divertimento ad alto decibel fu interrotto grazie alla tempestività delle forze dell’ordine.
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