Ferno, il rimpasto è servito «Ma nessuno lo sapeva»

Ferno Cambiamenti in giunta a Ferno. L’assessore ai servizi sociali Rossana Garlaschi ha rassegnato le dimissioni, accettate con atto dell’8 aprile, e la sua delega è tornata nelle mani del sindaco Mauro Cerutti, che ha però dato quella alla Pubblica istruzione, che si era tenuto sinora, al vicesindaco Filippo Gesualdi, già responsabile per le scuole nella passata amministrazione. Il quale resta anche a Lavori pubblici e commercio, ma cede l’Urbanistica alla new entry Sergio Zaro, che ha anche delega agli Affari legali.

Un rimpasto di cui dà notizia anche ai cittadini, attraverso un volantino, l’opposizione formata da Lega Nord e Ferno ViVa, che ha ricevuto, spiega, il decreto sindacale con la nuova composizione dell’esecutivo assieme alle copie delle delibere di Giunta. «Il motivo delle dimissioni dell’assessore Garlaschi, rappresentante dell’Udc – spiegano Claudia Colombo della Lega Nord e Mattia Piantanida di Ferno ViVa, alleati sui banchi consiliari e nella lista con cui si sono presentati alle elezioni -, è un mistero: nel decreto sindacale non c’è alcun cenno alle motivazioni».

Ma da qui partono una serie di domande. Legate a quella che secondo loro è una scarsa trasparenza nei confronti dei cittadini («solo scavando a fondo nel sito del Comune si riesce a scovare il decreto di nomina», scrivono, anche se la pagina internet del Comune riporta, alla voce Giunta comunale, la nuova composizione). Ma soprattutto riferite a quella che per l’opposizione è una questione politica: «È già naufragato, dopo meno di un anno dalle elezioni, il sodalizio con l’Udc?». Partito che alle elezioni si è presentato con il Pdl sostenendo Cerutti e che non ha rappresentanti in consiglio, ma a cui si riferiva l’assessore ai Servizi sociali. Mentre ora non ha più nessuno.

«Non ho mai letto le dimissioni di Rossana Garlaschi in questo modo», risponde il sindaco Mauro Cerutti, che non vede la crisi di un sodalizio, ma la necessità di una presenza forte degli assessori, soprattutto in un momento di crisi economica, «dove l’assessore deve avere un ruolo fondamentale di presenza, più che un ruolo politico». Questioni di tempo a disposizione, insomma, che l’ex assessore, anche per motivi di lavoro, non sarebbe più riuscita a garantire. «La mia volontà è di avere una Giunta efficiente – prosegue Cerutti – e con gente di Ferno, che abbia anche avuto un buon consenso al voto». Da qui la scelta di Zaro.
S. Mag.

f.artina

© riproduzione riservata