L’idea piacerebbe al sindaco di Milano, Letizia Moratti, in prima linea nel vietare l’alcol agli adolescenti: una festa senza birra, vino e distillati vari per «ingigantire» lo sballo e pompare il divertimento.
A organizzarla l’Associazione dei Club degli alcolisti in trattamento (Acat) «Arcobaleno» di Curno e Dalmine. Si parte giovedì sera 23 luglio e si termina domenica 26 a Zanica, negli impianti sportivi delle scuole medie.
Quattro giorni, patrocinati dall’Amministrazione comunale, per dare un segnale forte che investe e cerca di mutare una certa mentalità consolidata per la quale il divertirsi deve essere associato al bere. «La Festa analcolica – precisa Dalmazio Bettoni, presidente dell’Acat Arcobaleno -, è una delle iniziative realizzate dalle famiglie dei Cat di Zanica. Vogliamo dimostrare che ci si può divertire anche senza consumare bevande alcoliche. È, inoltre, un momento dove la comunità può ricevere, anche tramite lo stand approntato per l’occasione, informazioni e consigli sulle problematiche correlate all’alcol».
La festa raggiunge, quest’anno, la settima edizione. Un’operazione che mira a creare momenti di convivialità estiva, ma anche a sensibilizzare i visitatori sui pericoli sempre in agguato della «frequentazione al bicchiere». A tenere alto non il gomito, ma l’atmosfera festaiola, ci penserà l’orchestra «Tina e Ketty» e le sue melodie che invogliano a mettersi in pista per ballare. Fino a domenica funzionerà un forno per le pizze e un servizio ristorante specializzato in piatti della cucina bergamasca «annaffiati» da acqua, cedrata, gassosa e quant’altro sia estraneo all’ambito alcolico. Domenica, giornata conclusiva, è prevista la celebrazione della Messa alle 11 seguita da un aperitivo analcolico per le famiglie del Cat e della comunità di Zanica. Poi tutti a tavola per il pranzo.
fa.tinaglia
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