Un migliaio di persone ha preso parte oggi pomeriggio alla fiaccolata organizzata per chiedere con forza la riapertura del reparto di pediatria e del punto nascite dell’ospedale di Angera.
All’evento hanno partecipato una decina di sindaci dei comuni del comprensorio e il sindaco, fuori distretto, di Somma Lombardo. Ma soprattutto, ad animare la fiaccolata sono stati i tanti bambini e le mamme di Angera, che hanno ribadito i punti salienti della loro protesta. «Finora abbiamo ricevuto tante parole ma zero fatti – hanno detto. Ma soprattutto ci è stato rivolto un gesto di estrema maleducazione dal dg dell’Asst Valle Olona Brazzoli, che non si è mai scusato».
Mamma Alice, leggendo una lunga lettera aperta, ha richiamato ognuno alle proprie responsabilità, il ministro della Sanità Lorenzin, il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e l’assessore al welfare Gallera.
Anche il sindaco di Angera, , ha parlato ai presenti a nome di tutti i suoi colleghi ringraziando le “mamme ribelli” e sottolineando come solo la loro azione combattiva sia riuscita a smuovere i vertici, malgrado il loro impegno dell’ultimo anno per impedire la chiusura dei reparti.
, vicesindaco di Angera e presidente del comitato per la riapertura di punto nascite e pediatria ha assicurato che il comitato spontaneo continuerà a monitorare la situazione dell’ospedale Ondoli. «Il giorno di riapertura, quando sarà, verrà dedicato a queste “mamme ribelli”», assicura Brovelli.
Il deputato 5 Stelle si è appellato direttamente alla Lorenzin per chiedere la immediata riapertura dei reparti. «Il gioco dei poteri forti è stato smascherato», ha affermato. «Il tentativo di privatizzare la sanità lombarda è stato scoperto e noi ci batteremo fino in fondo non solo per la riapertura, ma per il potenziamento dell’ospedale di Angera».