Berlino, 15 mag. (Apcom) – Il governo tedesco si avvia sulla
strada dell’amministrazione fiduciaria per tenere a galla Opel
nel caso in cui la casa-madre General Motors sia costretta a
dichiarare insolvenza a inizio giugno. Lo fa chiarito il ministro
federale dell’Economia, Karl-Theodor zu Guttenberg, al termine di
un vertice coi suoi colleghi delle Finanze, Peer Steinbrueck,
degli Esteri, Frank-Walter Steinmeier e del Lavoro, Olaf Scholz,
a cui ha partecipato anche la cancelliera Angela Merkel.
L’esecutivo tedesco, dunque, accelera, visto l’approssimarsi
della fine di maggio, termine indicato dall’amministrazione
statunitense a Gm per presentare il proprio piano di rilancio.
La prossima settimana potrebbe essere decisiva. “Al momento
abbiamo a che fare con due potenziali investitori, cioè Fiat e
Magna” ed “entro il 20 maggio entrambi vogliono presentare il
loro piano” per rilevare il controllo di Opel, ha spiegato zu
Guttenberg. Il quale ha subito chiarito che il governo spera in
“progetti più solidi rispetto a quelli che ci sono stati
presentati finora in modo molto rudimentale”. Se almeno uno dei
due piani si rivelerà sufficientemente solido, ha chiarito,
allora il governo “vuole puntare alla soluzione
dell’amministrazione fiduciaria”.
In pratica, secondo quanto illustrato lo scorso fine settimana
dallo stesso ministro in un’intervista allo Spiegel, la
partecipazione di Gm in Opel verrebbe temporaneamente ceduta a un
amministratore fiduciario, per tutelare gli interessi di
creditori e debitori. Al tempo stesso un consorzio di banche
dovrebbe concedere alla casa automobilistica tedesca degli aiuti
transitori. Secondo il Financial Times Deutschland (Ftd) tale
consorzio dovrebbe essere formato da istituti pubblici: la banca
a controllo statale Kfw, da un lato, e le Landesbanken (cioè le
banche pubbliche regionali) dei quattro Laender che ospitano
impianti Opel, dall’altro. In discussione come possibile
amministratore fiduciario ci sono la società di consulenza
Pricewaterhouse Coopers (PwC) e la stessa Kfw, scrive il Ftd
citando ambienti governativi.
Stando a zu Guttenberg tale soluzione avrebbe due vantaggi:
anzitutto consentirebbe di guadagnare tempo per trovare un nuovo
partner per Opel e poi eviterebbe di “dilapidare i soldi dei
contribuenti”. L’idea viene già discussa insieme alla controparte
statunitense, ha fatto sapere il ministro dell’Economia.
Segnali di approvazione sono arrivati dalle città che ospitano
degli impianti Opel in Germania. Solo attraverso
un’amministrazione fiduciaria temporanea si può assicurare il
futuro degli stabilimenti, si legge in un comunicato diffuso al
termine di un incontro tra i sindaci di Kaiserslautern, Bochum,
Eisenach e Ruesselsheim.
Zu Guttenberg (esponente della bavarese Csu) ha assicurato che su
tale modello c’è “accordo totale” tra i partner della Grande
coalizione (i socialdemocratici della Spd e i conservatori della
Cdu/Csu). In un’intervista alla Neue Ruhr/Neue Rhein-Zeitung, ad
esempio, il socialdemocratico Steinmeier si è detto “sollevato”
per il fatto “che tutti nel governo non discutono più del se, ma
del come salvare Opel”.
Nella Cdu (il partito cristiano-democratico del cancelliere
Merkel) non mancano però i mal di pancia sull’idea
dell’amministrazione fiduciaria. Tale soluzione “sarebbe una
strada completamente sbagliata”, ha detto all’Handelsblatt
l’esperto di questioni economiche Michael Fuchs.
Restano da capire i costi di un simile modello. In tale scenario
Opel avrà bisogno di oltre un miliardo di euro, ha rivelato il
numero uno di Gm Europa, Carl-Peter Forster, in un’intervista
alla Frankfurter Allgemeine Zeitung. “Se si dovesse giungere alla
soluzione dell’amministrazione fiduciaria, come proposto dal
ministero dell’Economia, questa sarebbe legata a una linea di
credito e la somma dovrebbe attestarsi sopra il miliardo di
euro”, ha spiegato Forster.
Venerdì, intanto, i concessionari di Opel si riuniranno a Vienna
per decidere che ruolo giocare nel salvataggio della società. In
discussione c’è un modello che consentirebbe ai concessionari di
rilevare fino al 20% della casa automobilistica.
Aal
MAZ
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