Bari, 30 dic. (TMNews) – “Bisogna reagire con forza al ricatto ‘Marchionne'”: lo dice Nichi Vendola, riferendosi al modello contrattuale ispirato dall’ad della Fiat Sergio Marchionne che, con la sigla dell’accordo di Mirafiori, sta trovando consensi larghi anche nell’area del centrosinistra. “Non è mica una questione delle relazioni industriali ma della democrazia nel nostro Paese, cresciuta e consolidatasi anche nel corso delle lotte operaie che nel corso di 100 anni hanno strappato il diritto a potersi ammalare, a una pausa mensa, ad essere un essere umano e non un bullone” dice il leader di SeL, a margine della conferenza stampa di fine anno dice ai giornalisti.
“Io considero questa cosa inaccettabile e dirimente. Per me non c’è la possibilità che esista la sinistra se non mette al centro la dignità di chi lavora. Non capisco neppure cosa possa essere la sinistra al di fuori di questa dimensione.” Per Vendola, “Avere un giudizio di neutralità o addirittura di consenso nei confronti del modello ‘Marchionne’ significa esser subalterni a una trasformazione autoritaria del capitalismo mondiale e nazionale. Se si ragionasse sul merito del ricatto ‘Marchionne’ tutti smetteremmo di fare ideologia”.
med
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