Fiat; Verdetto su Opel atteso mercoledì, Marchionne a Berlino


Berlino, 26 mag. (Apcom)
– Il destino di Opel dovrebbe essere
scritto mercoledì. Per quel giorno è infatti in programma nella
cancelleria federale a Berlino una riunione a cui prenderanno
parte i vertici dei tre potenziali acquirenti dell’azienda
automobilistica – Fiat, il fornitore austro-canadese Magna e il
fondo di private equity Ripplewood – i ministri tedeschi
coinvolti nelle trattative, i governatori dei quattro Laender con
stabilimenti Opel in Germania e i rappresentanti
dell’amministrazione statunitense. Lo scrivono i quotidiani Der
Tagesspiegel e Handelsblatt sui rispettivi siti. A coordinare la
riunione, che, se necessario, si trascinerà fino a notte fonda,
sarà la cancelliera Angela Merkel. La quale, stando alla Bild e
al Tagesspiegel, incontrerà domani l’amministratore delegato del
Lingotto Sergio Marchionne, che sempre domani dovrebbe vedere
anche il ministro dell’Economia, Karl-Theodor zu Guttenberg. Il
favorito nella corsa ad Opel resta però Magna, rivela la
Frankfurter Allgemeine Zeitung (Faz).

Quella che si è appena aperta sarà insomma una settimana
decisiva. Merkel ha chiarito oggi di voler giungere a una
soluzione di massima prima che per General Motors, attuale
proprietario di Opel, si apra la procedura di insolvenza (il
“Chapter 11”). “Quello che non vogliamo è venirci a trovare in
una situazione in cui siamo soltanto un’appendice di un eventuale
Chapter 11”, ha spiegato oggi Merkel a Berlino. “E’ interesse
della Germania aver pronta la separazione e le questioni
giuridiche prima” che ciò avvenga. E tale scenario potrebbe
essere sempre più vicino: Gm ha infatti tempo fino a fine maggio
per presentare un piano di ristrutturazione. Intanto, stando al
quotidiano Sueddeutsche Zeitung, entro mercoledì dovrebbe
giungere anche il sì di Washington al modello
dell’amministrazione fiduciaria cui Berlino punta per salvare
Opel nel caso di un’insolvenza di Gm.

“Il nostro obiettivo e’ giungere entro meta’ settimana a
importanti chiarimenti” su Opel, ha spiegato oggi a Berlino il
portavoce del governo tedesco, Ulrich Wilhelm. I colloqui vanno
avanti con tutti i potenziali investitori e “stiamo facendo dei
buoni progressi”, ha continuato Wilhelm. Comunque, ha aggiunto, i
piani presentati da Magna e da Fiat sono i più articolati, mentre
quello di Ripplewood prevede le minori modifiche alla struttura
attuale della casa automobilistica tedesca. In ogni caso
l’esecutivo federale farà di tutto per evitare un’insolvenza di
Opel.

Il portavoce ha poi negato che ci siano spaccature all’interno
del governo, dopo che ieri il ministro degli Esteri, il
socialdemocratico Frank-Walter Steinmeier, aveva criticato il
collega dell’Economia, il cristiano-sociale zu Guttenberg,
colpevole di non aver escluso l’ipotesi di un’insolvenza regolata
per Opel. “Non c’è nessun dissenso all’interno del governo
tedesco” su Opel, ha puntualizzato Wilhelm.

Proseguono, intanto, i colloqui su Opel. Sabato Merkel ha parlato
al telefono con il premier russo Vladimir Putin e ieri, insieme
al ministro dell’Economia zu Guttenberg, ha incontrato Frank
Stronach e Siegfried Wolf, rispettivamente fondatore e ad di
Magna. Marchionne, invece, “sta andando dagli Stati Uniti
direttamente dalla Merkel”, ha riferito oggi il presidente della
Fiat Luca Cordero di Montezemolo. Stando a fonti vicine al
governo federale domani zu Guttenberg dovrebbe incontrare anche
il vice presidente di Fiat, John Elkann.

E intanto, secondo quanto riporta il sito del mensile Manager
Magazin, Commerzbank è disposta ad aiutare Magna. Se il consorzio
guidato dal fornitore austro-canadese dovesse spuntarla,
Commerzbank gli darà crediti per quattro miliardi di euro, scrive
il sito citando fonti vicine alle trattative. Una disponibilità
dai risvolti delicati: la banca che fa da consulente a Opel in
queste settimane è infatti Dresdner Kleinwort, una controllata di
Commerzbank. E il 25% di Commerz si trova al momento in mano
pubblica.

Secondo la Faz Magna sta rivedendo il suo piano, per assicurarsi
anche il sì del Nordreno-Vestfalia. Il Land occidentale tedesco
si è schierato contro il progetto del gruppo di componentistica,
in quanto prevede tagli eccessivi a Bochum (si parla di 2.200
esuberi su 5.000 dipendenti). “Stiamo trattando sull’ipotesi di
sfruttare meglio la fabbrica, trasferendo la produzione del
modello Astra da Anversa a Bochum”, ha detto alla Faz un
portavoce della cancelleria regionale del Nordreno-Vestfalia. I
colloqui dovrebbero essere conclusi domani. A Bochum potrebbe
essere prodotta anche l’auto elettrica Ampera.
Martedì Magna incontrerà infine a Ruesselsheim (quartier generale
di Opel) i rappresentanti dei lavoratori della divisione europea
di Gm, per illustrare il suo piano.

Aal

251858 mag 09

Cep

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