Caso-fidejussione per la piscina Manara, ecco la versione di Sport Management: «Procedure di legge sempre rispettate scrupolosamente». La questione è sul tavolo dell’autorità di Raffaele Cantone: il Comune prepara le controdeduzioni ed è pronto a chiedere un’audizione per chiarire l’affidamento della gestione del complesso natatorio.
Un comunicato breve e conciso, ma molto chiaro e netto nei contenuti, che parla di «ricostruzioni fantasiose e false» a tutela dell’immagine dell’azienda, quello con cui Sport Management, la società specializzata nella gestione delle piscine (più di 40 centri in tutta Italia), prende le distanze dalle polemiche suscitate nei giorni scorsi a proposito della segnalazione dell’Anac, l’autorità nazionale anticorruzione, riferita all’assegnazione del bando di gara per la gestione della struttura di via Manara. «In merito alla diffusione,
da parte di organi di informazione locale, di comunicati sulla vicenda della fideiussione prestata per la gestione delle Piscine Manara di Busto Arsizio – si legge nella nota diffusa ieri – la Sport Management rileva che le notizie apparse accreditano ricostruzioni fantasiose e false, che metterebbero in dubbio la legittimità dell’affidamento della gestione; a questo proposito, si deve rimarcare che tutte le procedure di legge sono sempre state scrupolosamente rispettate, nella massima trasparenza, e che, per tale motivo, si fa riserva di tutelare l’immagine della società in ogni sede e con i mezzi più opportuni». Sport Management, società veronese fondata e presieduta dal professor Sergio Tosi, si è aggiudicata in via definitiva nell’autunno del 2014 il bando per l’affidamento in concessione della gestione del servizio pubblico “balneazione e bagni pubblici” per un periodo di dodici anni. Si trattava di un bando di gara a procedura aperta per l’offerta economicamente più vantaggiosa: furono soltanto due le imprese che parteciparono alla gara. Quello che l’Authority guidata dal magistrato Raffaele Cantone vorrebbe verificare – la richiesta è stata fatta al Comune, in quanto stazione appaltante – è la congruità della garanzia fideiussoria presentata da Sport Management. Soltanto un cavillo sanabile o un potenziale motivo per chiedere il rifacimento del bando? È quello che dovrà stabilire Anac. Dopo un incontro tenutosi nei giorni scorsi a palazzo Gilardoni, gli uffici comunali stanno predisponendo le controdeduzioni da inviare in risposta ai dubbi espressi dall’Autorità. Palazzo Gilardoni appare orientato a chiedere anche un’audizione all’Anac per poter meglio chiarire la vicenda, che è estremamente complessa e si gioca in punta di diritto. Di certo c’è che Sport Management, ribadendo di aver «scrupolosamente rispettato, nella massima trasparenza, le procedure di legge», teme che questa vicenda, ancora tutta da verificare, possa procurarle un serio danno d’immagine. Ma a tremare ancor di più è la città, dato che Sport Management ha effettuato ingenti investimenti negli ultimi due anni sull’impianto natatorio bustocco, diventato il polo di riferimento di Sport Management per la pallanuoto e recentemente balzato agli onori nazionali in occasione del match del Settebello contro la Georgia. Consentendo inoltre all’amministrazione comunale di risparmiare importanti risorse, visto che in passato la gestione dell’impianto, a cura di Agesp Servizi, era costantemente in perdita.