Lanciano, 4 dic. (Apcom) – Non va giù, a Gianfranco Fini, d’essere bollato come traditore e allora, dalla convention del Fli di Lanciano, “con pacatezza” replica risentito agli attacchi di questi giorni e dice, in buona sostanza, che se chi critica è un traditore chi dice sempre sì è un servo. “Il termine traditore – sono le esatte parole del presidente della Camera – è come il termine servo: non ci sono traditori tra coloro che criticano il presidente del Consiglio così come non ci sono servi tra quelli che gli danno ragione qualunque cosa dica”.
Tanto più, prosegue, che chi ha presentato la mozione di sfiducia al premier “sono uomini e donne che da dieci, quindici anni collaborano lealmente con Berlusconi”.
Gic/Lux
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