Finisce la carriera di Daniele Minelli, l’arbitro di Casciago che denunciò manipolazioni delle graduatorie

L'Aia dismette cinque direttori di gara. Tra l'oro il fischietto varesino e l'internazionale Daniele Orsato che aveva già annunciato l'addio prima di Euro 2024. La lunga storia di contrasti tra Daniele e i vertici della categoria

ROMA – Un ricambio generazionale che riguarda alcuni nomi che hanno fatto notizia. L’Associazione italiana arbitri manda in pensione cinque fischietti, tra loro anche Daniele Minelli, 41 anni, di Casciago, Morosolo per la la precisione. La sua carriera è stata anche una lunga e tormentata storia di contrasti con i vertici della categoria.

A settembre 2022 Minelli era stato riammesso ad arbitrare partite di Serie A dopo i 5 anni di stop che gli erano stati imposti. I motivi? Ufficialmente per chi era chiamato a valutarlo non presentava dati sufficientemente positivi per dirigere le gare tra i campioni. Minelli però non aveva accettato la decisione e aveva denunciato manovre poco chiare da parte dell’Aia nello stilare le graduatorie tanto da alterare i giudizi e premiare alcuni arbitri penalizzandone altri.

Ovviamente i vertici della categoria non la presero bene e la sua carriera ai massimi livelli subì una brusca quanto prolungata interruzione fino alla “cacciata” avvenuta nel 2020. Fu reintegrato solo nel luglio 2021 insieme al collega Niccolò Baroni con cui aveva condiviso la vicenda e che aveva subito le stesse conseguenze. All’inizio del 2022 finalmente un primo ritorno ai palcoscenici importanti con la designazione per la gara di Coppa Italia tra Lazio e Udinese all’Olimpico. A settembre 2022 ritrovò i friulani, ospiti del Verona, ma finalmente per un match di serie A. Fu un nuovo inizio, in realtà piuttosto breve. Per Daniele Minelli, tra soddisfazioni e amarezze, è giunto ora il momento di appendere scarpette e fischietto al fatidico chiodo.

Per la cronaca insieme a lui sono stati dismessi proprio il collega di “battaglia” Niccolò Baroni della sezione di Firenze, Giacomo Camplone, Pescara, Matteo Gualtieri, Asti, e Manuel Volpi, Arezzo. A loro va ad aggiungersi il nome più pesante, quello dell’arbitro internazionale Daniele Orsato, che aveva già annunciato l’addio ai campi da gioco con le dimissioni presentate prima di andare a dirigere le nazionali impegnate a Euro 2024.

Al posto dei cinque arbitri dismessi altrettanti sono stati promossi dalla CAN C: si tratta di Alberto Ruben Arena della sezione di Torre del Greco, Valerio Crezzini della sezione di Siena, Simone Galipò della sezione di Firenze, Mario Perri della sezione di Roma 1 e Gabriele Scatena della sezione di Avezzano, che dunque dal prossimo anno dirigeranno in Serie B e in A.