JERAGO CON ORAGO Sotto la pioggia, decisi a lottare. «Diciamo “no” ai 45 licenziamenti previsti dall’azienda quando, ad aprile, terminerà la cassa integrazione straordinaria e “no” alla riduzione del salario per tutti i lavoratori», dichiarano Domenico Lumastro (Fiom Cgil) e Angelo Re (Fim Cisl). La protesta è andata in onda ancora ieri mattina alla Finnord.
«Se lo stipendio si riduce drasticamente come proposto dall’azienda, per molte di noi significa un taglio netto a famiglie monoreddito», rimarcano alcune lavoratrice in presidio (su 325 dipendenti alla Finnord, 100 sono donne). Sempre aperto anche il timore di una delocalizzazione della produzione: è questa la spada di Damocle che pende sulla testa degli operai dello stabilimento di via Dante.
La partita si sposta ora a venerdì 7 dicembre: è questo il giorno in cui le organizzazioni sindacali incontreranno l’azienda.
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m.lualdi
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