Firenze, 2 identikit aggressore Betori: 60-70 anni, barba incolta

Firenze, 10 nov. (TMNews) – A Firenze proseguono le indagini sull’agguato di venerdì scorso all’Arcivescovo Giuseppe Betori, nel quale è rimasto ferito il segretario particolare don Paolo Brogi. In base alle testimonianze dei due gli inquirenti hanno diffuso questa mattina due possibili identikit del ricercato: “Sono quasi coincidenti”, precisa Valeria Franzoni della Polizia scientifica, anche se il più attendibile sarebbe quello di don Paolo, ferito all’addome da un colpo di pistola.

“Il vescovo ha un ricordo sicuramente meno tangibile, meno dettagliato, perché ha intravisto l’uomo solo per pochi secondi. Quindi ha fatto una ricostruzione solo in base a quel ‘flash’. Chi è stato faccia a faccia con l’uomo – continua Franzoni – è stato sicuramente don Paolo”. Distinzione fondamentale anche per la ricostruzione complessiva dell’episodio.

“Abbiamo fatto due tentativi, uno col supporto informatico che abbiamo, ma la parte che invecchia la zona perioculare che è quella che dà l’età anagrafica del soggetto chiaramente era più fattibile e incisiva fatta a mano. Quindi – conclude – abbiamo fatto a mano entrambe le versioni.

Il capo della mobile, Filippo Ferri, ha poi chiarito che l’autore dell’agguato “deve essere una persona tra i 60 e i 70 anni, di corporatura normale, alto circa 1,75, bianca barba incolta”. E’ stato anche attivato un numero verde per qualunque segnalazione da parte di cittadini: 800-501-233.

Cro

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